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30 maggio 2025

Il viaggio della mostra “L’eredità della vita” in Umbria

immagine di copertina

Dal 3 al 25 maggio 2025, la mostra “L’eredità della vita. Il clima è una scelta: salviamo il futuro” ha attraversato l’Umbria in tre tappe consecutive: Terni, Todi e Perugia. Promossa dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai all’interno della campagna “Cambio io, cambia il mondo”, la mostra è stata allestita in tre bellissime location: Palazzo Carrara a Terni, Sala Vetrata del Palazzo Comunale di Todi e Domus Pauperum di Perugia.

Tre luoghi, tre settimane di dialoghi e incontri, tre comunità unite dallo stesso obiettivo: generare consapevolezza sulla crisi climatica e ispirare ogni individuo ad agire in prima persona.

Le inaugurazioni si sono svolte rispettivamente il 3 maggio a Terni, l’11 maggio a Todi e il 18 maggio a Perugia, con un forte sostegno delle autorità locali e la presenza di Cinzia Cattani, (responsabile regionale donne dell’Umbria) rappresentante dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, e di Stella Bianchi, curatrice della mostra e direttrice esecutiva della campagna.

Alle diverse inaugurazioni Cinzia Cattani ha ricordato che il cambiamento per un mondo più sostenibile inizia dal cuore di ciascuno. Ha citato i maestri Daisaku Ikeda e Tsunesaburo Makiguchi, sottolineando il ruolo fondamentale dell’educazione e dell’impegno locale.
«Iniziative come questa mostra – ha detto – seminano una nuova consapevolezza nel cuore delle persone e rafforzano la convinzione che ogni singola azione conta».

Stella Bianchi ha incoraggiato tutte le persone presenti sottolineando che la crisi climatica dipende dalle attività umane - e in particolare all’uso di combustibili fossili (carbone, petrolio e gas) - e sono quindi proprio gli esseri umani a poterla risolvere attraverso le proprie azioni. «Facciamo splendere la nostra vita insieme a quella di tutti gli altri» afferma Stella Bianchi «Ciò che più ci muove è la speranza, che non è l’affidarsi a qualcuno o aspettare che le cose migliorino da sole, bensì credere profondamente nelle infinite potenzialità delle nostre singole vite. La forza che muove l’universo è quella che muove ognuno di noi».

Il sostegno delle istituzioni locali è stato fondamentale per la riuscita delle esposizioni in ogni città. A Terni, l’assessora Viviana Altamura ha sottolineato l’importanza dell’educazione dei giovani e della comunità per riportare l’attenzione sull’ambiente. A Todi, l’assessora Marta Alessia ha parlato dell’importanza della sinergia tra cultura e politiche scolastiche per diffondere l’educazione ambientale, ringraziando la scuola di danza locale per il contributo artistico. A Perugia l’assessore all’ambiente David Grohmann ha parlato della città come ecosistema e ha sottolineato l’urgenza della transizione energetica, ribadendo il valore delle azioni locali nel contrastare le crisi ambientali.

Non sono mancati i momenti artistici e le iniziative collaterali. A Todi, la scuola di danza “Todi danza” ha portato, il giorno dell’inaugurazione, una coreografia di Aurora Amato dal titolo “The Power of Love” che ha trasmesso la grande importanza attribuita agli alberi per l’umanità; sei donne danzavano rappresentando la figura dell’uomo che si risveglia grazie al sostegno degli alberi e del loro lavoro, rappresentati da sei giovanissime ballerine che hanno riempito la sala di sorrisi e bolle di sapone.

L’esposizione a Perugia è stata arricchita da due momenti di approfondimento. Sabato 24 maggio si è svolta l’iniziativa "Patti come alveari", durante la quale è stato presentato l’accordo di collaborazione tra il Comune di Perugia e i cittadini, frutto del percorso "Urban Education Network" promosso da Silvia Rossi dell’ufficio di cittadinanza "Tevere" e da Marta Cesarini della cooperativa Borgo-Rete. Domenica 25 maggio, invece, si è invece tenuto il dialogo "Cambiamenti climatici e diritti umani", a cura del gruppo di Perugia di Amnesty International.

In ogni città la mostra è stata accolta con calore e partecipazione da parte dei cittadini. Ha aperto spazi di dialogo e riflessione, ha coinvolto le scuole, ha generato nuove relazioni e seminato speranza.

Questo viaggio ha piantato dei semi di speranza in oltre 1500 visitatori, di cui più di 600 giovani e studenti, e ha coinvolto circa 190 membri volontari, che si sono sfidati nel realizzare l’allestimento, l’accoglienza e le visite guidate.

Antonella Gagliardi, vice responsabile Donne regione Umbria ha commentato così la propria esperienza:

«La mostra è stata una grandissima opportunità. L’occasione di creare legami con il territorio e le istituzioni, di portare il pensiero di Ikeda Sensei ancora una volta vicino ai giovani, di ripagare il mio debito di gratitudine nei confronti del luogo e della terra che mi ha accolta e ridato il senso della vita! Non sono mancati ostacoli e difficoltà ma il filo conduttore è sempre stato il cuore di Sensei e l’urgenza di agire».

Nel libro firme, moltissimi i commenti lasciati dai visitatori. Alcuni tra i più significativi:

  • “A questa mostra meravigliosa che ci riporta al vero senso della vita”Viviana Altamura, assessora alla scuola e al welfare, Terni.
  • “Quando l'uomo capirà che la Terra è un dono che c'è stato concesso, inizierà a trattarla meglio. La nostra è una sfida alla sensibilizzazione.”Paola
  • “Grazie per aver cercato di renderci migliori.”Alessandro

A emozionarci ancora è stato un biglietto scritto al computer: una donna di 95 anni, Valeria, avendo visto la notizia della mostra in una TV locale ha chiesto al nipote di scrivere un messaggio, stamparlo e consegnarlo ai referenti di Terni. Con parole semplici ha voluto far arrivare il suo ringraziamento e la sua preoccupazione per il mondo che lascerà ai suoi nipoti.

La campagna continua le sue attività animata sempre dal desiderio di far germogliare quei semi e costruire, passo dopo passo, un futuro condiviso e sostenibile per ogni essere vivente.

Per restare aggiornati sulle future attività e iniziative è possibile visitare il sito www.cambioiocambiailmondo.it o seguire i canali social (Facebook e Instagram) @cambioiocambiailmondo.

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