Come posso credere nella possibilità del cambiamento?

Report di attività da alcune regioni d'Italia

Il nostro eterno punto di partenza

La preghiera è il coraggio di non arrendersi

19 ottobre. Giorno d’Italia

Pace, giustizia e poesia 

iNRassegna - puntata del 17 ottobre 2025

Profondamente amata

News dalla Soka Gakkai Internazionale

A volte mi sento intrappolata dal passato, le situazioni e le sofferenze si ripresentano… &nbsp;Come posso credere nella possibilità del cambiamento?



Un sutra citato da Nichiren Daishonin afferma: «Se vuoi conoscere le cause del passato, guarda gli effetti del presente; se vuoi conoscere gli effetti del futuro, guarda le cause del presente» (RSND, 1, 252).



Dal punto di vista del Buddismo, quindi, la nostra vita attuale è lo specchio delle cause che abbiamo creato fin dall’infinito passato. Siamo dunque destinati a subire le conseguenze di pensieri, parole e azioni compiuti in altre vite, di cui non abbiamo neppure memoria? Per fortuna non è così. Il Buddismo di Nichiren, detto anche della “vera causa”, o della “causa originale”, dice altro. È un insegnamento di grande speranza. Infatti, se è vero che il presente è il risultato inevitabile delle cause passate, al tempo stesso è il punto di partenza, la causa attiva per la creazione di un nuovo futuro. Questo è il principio di honnin-myo, che viene tradotto anche come “ricomincio da adesso”. Tutto molto bello, ma come si fa? NIchiren ci assicura che qualunque cosa sia avvenuta fino a oggi, recitando Nam-myoho-renge-kyo con fede sincera possiamo creare una nuova causa nel presente, una causa basata sulla Legge mistica, che è la più forte di tutte, e cambiare radicalmente il corso della nostra vita. Quando recitiamo Nam-myoho-renge-kyo davanti al Gohonzon, il sole della Buddità sorge dentro di noi illuminando l’infinita rete di cause ed effetti che abbiamo creato, liberandoci dagli impedimenti karmici che ci condizionano. In questo modo possiamo porre cause totalmente nuove, basate sulla nona coscienza, che per definizione è “pura”, cioè incontaminata dal karma, e creare un nuovo futuro. Nel Gosho Il tamburo alla porta del tuono, Nichiren afferma:



<blockquote class="wp-block-quote">
«Tutte le colpe commesse da una donna nella sua vita sono come erba secca; il carattere myo del Sutra del Loto è come una fiammella. Quando si accosta una fiammella a una distesa d’erba, non solo tutta l’erba, ma anche grandi alberi e grandi pietre saranno consumati dalle fiamme. Con il fuoco della saggezza del singolo carattere myo, non solo tutte le colpe svaniranno, ma si trasformeranno in cause di benefici. Questo è il significato di cambiare il veleno in amrita» (RSND, 1, 843)
</blockquote>



Ogni giorno recitiamo Nam-myoho-renge-kyo per bruciare con il fuoco della saggezza tutte le preoccupazioni, le ansie e gli errori che abbiamo commesso, proprio come il fuoco sprigionato da una piccola fiamma è in grado di consumare intere distese di erba secca e persino grandi alberi e pietre. In altre parole, perseverando costantemente nella fede, alla fine riusciremo a “bruciare” anche il karma più pesante, profondamente radicato nella nostra vita. Quindi, non c'è alcun motivo di lamentarsi. Poiché abbiamo avuto l’immensa fortuna di incontrare la Legge mistica, possiamo trasformare qualunque aspetto della nostra vita. Tutto dipende dal nostro atteggiamento, dalla determinazione nella preghiera. A questo proposito il maestro Ikeda scrive:



<blockquote class="wp-block-quote">
«La preghiera al Gohonzon, cioè la recitazione del Daimoku, non è astratta o teorica. È l'ardente desiderio interiore di essere vittoriosi. Se la fiamma della determinazione divampa nel nostro cuore nel momento in cui recitiamo, abbiamo già vinto. È come “una lanterna che rischiara un luogo rimasto buio per cento, mille, o diecimila anni” (RSND, 1, 821). Questa è la pratica della rivoluzione umana, accessibile a tutti. Stabilire obiettivi e avanzare con rinnovata determinazione è la causa nel presente che porterà splendidi risultati nel futuro» (NR, 426, 6)
</blockquote>



Poiché non esiste discontinuità tra passato presente e futuro, gli sforzi che compiamo adesso determinano il nostro futuro. Un futuro pieno di speranza non arriva all’improvviso, dal nulla. È il risultato della nostra determinazione interiore di vivere creando il massimo valore in ogni singolo istante, così come siamo, qui e ora. Con il suo esempio Sensei ci ha insegnato come trasformare le nostre sofferenze in benefici, il male in bene e l’oscurità in bellezza. In questo senso la rivoluzione umana è un processo appassionante e dinamico di creatività e libertà senza limiti. Sta a noi decidere fino a che punto siamo disposti a cambiare e a migliorare noi stessi. La recitazione di Nam-myoho-renge-kyo è il motore che ci permette di trasformare il nostro stato vitale e quello delle persone intorno a noi, così come la terra in cui viviamo e persino il karma dell’intera umanità. La relazione tra maestro e discepolo è una componente indispensabile per realizzare questa trasformazione fondamentale dello stato vitale. Quando ci dedichiamo sinceramente alla fede e alla pratica con il grande obiettivo di kosen-rufu, ogni cosa nella nostra vita acquista valore sulla base della Legge mistica. Quando il sole del voto condiviso di maestro e discepolo sorge nei nostri cuori, inizia una grande cambiamento. Tutte le potenzialità di cui siamo dotati, come saggezza coraggio e compassione, emergono naturalmente dentro di noi. Allora non c'è karma che non possiamo superare non c’è desiderio che non possiamo realizzare. Il maestro Ikeda scrive:



<blockquote class="wp-block-quote">
«Toda una volta mi disse: “La sconfitta può essere trasformata in causa di vittoria futura, ma allo stesso modo la vittoria può essere causa di sconfitta”. Il Buddismo di Nichiren Daishonin è il Buddismo della vera causa, il Buddismo del presente e del futuro. Non soffermiamoci sul passato. Sfidiamoci sempre nel presente verso il futuro. Il domani è davanti a voi! Questo è solo l’inizio! Poiché progrediamo con questo spirito non ci ritroveremo mai a un punto morto» (Giorno per giorno, Esperia, 6 ottobre)
</blockquote>

<blockquote class="wp-block-quote">
«Il sentiero di maestro e discepolo è essenziale per imboccare la vera via dell’umanesimo e del Buddismo. Oggi però si tende a pensare che questo tipo di legame appartenga all’epoca feudale e sia superato. Questo modo di pensare è la causa dell’infelicità del mondo moderno. Negli studi accademici, nelle arti marziali e in qualunque altra disciplina, quando si studia qualcosa e si cerca di averne la padronanza, occorre avere la guida di un mentore. Un mentore è particolarmente indispensabile per praticare il Buddismo, che insegna il vero valore della vita e il modo corretto di vivere. La mancanza di un mentore in questo ambito significa non avere un modello concreto su come vivere la nostra vita» (NRU, 17, 7)
</blockquote>



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<figure class="wp-block-image alignleft size-full is-resized"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/10/Claudio-Crupi-2-dimensioni-medie.jpeg" alt="" class="wp-image-59861" style="width:266px;height:auto"/></figure>
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Un responsabile dei giovani uomini chiese a Shin'ichi che cosa avrebbero dovuto tenere a mente per dare avvio a una nuova fase di kosen-rufu, al fine di creare un movimento sempre più rivolto alla società. E Shin'ichi rispose senza esitazione: «Seguire il sentiero di maestro e discepolo» (ibidem). L'enorme crescita della Soka Gakkai realizzata fino a oggi si deve a questo indistruttibile principio di non dualità tra maestro e discepolo, come spiega qui il maestro Ikeda. Nella mia vita tendo spesso a non sapere da dove partire o a scoraggiarmi quando l’obiettivo è troppo grande o troppo lontano, ma queste parole mi spingono a rinnovare ogni giorno lo spirito con cui vado davanti al Gohonzon ricercando il cuore del maestro. Mi incoraggiano ad agire per la mia felicità e per quella delle altre persone. A maggio 2024 è nata mia figlia, in quel momento ero insoddisfatto di alcune modalità legate al mio lavoro ma non avevo il coraggio di cambiare. Di lì a breve, l’azienda mi comunica che il nostro rapporto lavorativo si sarebbe interrotto per mancanza di fondi. Questo passo de La nuova rivoluzione umana fece crescere in me il desiderio di agire, ispirandomi al cuore del maestro, per incoraggiare altri giovani papà che stavano vivendo situazioni simili. Chiedo subito un confronto con i dirigenti della mia azienda per dialogare con loro ed espormi rispetto all’ingiustizia che stavamo subendo sia io che gli altri lavoratori e lavoratrici.  Nel giro di una settimana vengo messo in contatto con due nuove aziende per poter iniziare immediatamente una collaborazione di lavoro con loro. In aggiunta a inizio ottobre la mia azienda mi comunica di aver trovato un modo per spostare alcuni fondi e mantenere una collaborazione con me, stessa cosa succede agli altri colleghi.  Ad oggi collaboro con tre aziende diverse e questo mi permette di vivere e di concludere le giornate con gioia e soddisfazione.La mia determinazione è quella di rafforzare ancora di più il legame con il maestro Ikeda così che il suo cuore possa manifestarsi sempre di più nelle mie azioni e nelle mie parole.  Desidero dialogare con più persone possibile in vista del 15 novembre, secondo anniversario della sua scomparsa, per trasmettere l’importanza di coltivare questo legame a ogni giovane della regione Lazio sud di cui sono responsabile. 
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Akemi Porteous iniziò a praticare il Buddismo del Daishonin nel Gruppo giovani donne a Kobe, in Giappone. Dopo aver sposato Richard Porteous, un marinaio britannico, nel 1974 si trasferì in Inghilterra. Richard Causton, allora direttore generale della SGI-UK, le chiese di assumersi la responsabilità di kosen-rufu in Scozia. Lei accettò immediatamente questa sfida, anche se a quel tempo il suo inglese non era fluente, e in Scozia c'erano davvero pochissimi membri. Dedicò dieci anni a questa attività, finché nel 1984 si arrivò a un momento critico di svolta. Infatti non un solo membro del Gruppo uomini della Scozia partecipò al corso estivo in Gran Bretagna. Per la signora Porteous fu un duro colpo: dunque gli sforzi compiuti fino a quel momento erano stati inutili? Allora prese una decisione: «Farò Daimoku. Inizierò dalla preghiera. L'unica cosa che posso fare è fare Daimoku con tutte le mie forze». A partire dal 24 agosto 1984 diede inizio a una recitazione di Daimoku settimanale, invitando le persone a prendervi parte nell'orario a loro più congeniale in un arco di otto ore. Non era importante quanto a lungo i membri recitassero Daimoku; ciò che contava era la loro determinazione nel pregare. Entro l'anno successivo, i membri del Gruppo uomini salirono a dieci, ma era difficile che si dedicassero regolarmente alla pratica. Quando qualche membro smetteva di partecipare a quelle recitazioni, la signora Porteous non riusciva a digerirlo. «Ma questo è l'impegno che mi sono assunta - affermava -. Porterò avanti queste recitazioni di Daimoku anche se dovessi rimanere da sola!». La preghiera è il coraggio di non arrendersi. È una lotta per abbattere la nostra debolezza e la sfiducia in noi stessi che ci porta ad abbassare la testa pensando "è impossibile per me realizzare". È l'azione con la quale imprimiamo nella profondità della nostra vita la convinzione che possiamo trasformare qualsiasi situazione, senza alcun dubbio. La preghiera è il mezzo per distruggere la paura. È il modo per bandire la tristezza e accendere la speranza. È una rivoluzione che riscrive la sceneggiatura del nostro destino. Credete in voi stessi! Non umiliatevi mai! Svalutare voi stessi è contrario al Buddismo, perché offende la Buddità presente dentro ognuno di voi. La preghiera è una sfida per mettere la vita in armonia con il ritmo dell'universo. La vostra vita che è stata abbracciata dall'universo, ora lo abbraccia a sua volta, rendendo l'intero universo vostro alleato, e indirizza la vostra vita nella direzione della felicità. La preghiera è la chiave che apre, porta dopo porta, la piena potenzialità insita in ogni individuo. Le recitazioni di Daimoku si svolgevano a casa di Akemi e Richard Porteous, a Glasgow. C'era una coppia che viaggiava due ore solo per partecipare. Se talvolta li sfiorava il pensiero di non andare, in quel momento pareva loro di sentire la voce di Akemi: «Qualunque cosa accada, lo farò!». E ogni volta che partecipavano, trovavano Akemi accanto a loro. Akemi e Richard spesso facevano lunghi viaggi di notte per andare a trovare e incoraggiare i compagni di fede sparsi nei quattro angoli della Scozia. Anno dopo anno, il numero di membri crebbe. Alcuni che avevano smesso per un periodo tornarono a praticare. Poi, il 10 giugno del 1994, ebbe luogo la cinquecentesima recitazione di Daimoku. Io arrivai in Scozia esattamente tre giorni dopo. Il giorno successivo al mio arrivo scattammo una foto di gruppo nel Giardino botanico di Glasgow. Aveva smesso di piovere, e i volti dei membri in piedi uno accanto all'altro erano più luminosi del cielo azzurro. Robert Burns morì in giovane età, ma credeva fermamente che un secolo dopo la sua morte sarebbe stato rispettato e apprezzato. Io condivido la sua convinzione: miei cari amici che vi dedicate alla pace, tra cento anni sarete tutti ricordati come grandi pionieri! A un certo punto uno stormo di colombe apparve nel cielo, volando verso di noi. Quando furono vicino ai nostri membri, quei simboli viventi di pace sembrarono formare un grande otto, e poi si allontanarono verso l'orizzonte. Tutti si scambiarono l'un l'altro sguardi felici: fu una scena davvero emozionante, vissuta da persone che, grazie alla preghiera, avevano trionfato nella vita. Nel mio cuore, ho rivolto a ognuno il mio più profondo rispetto, come se unissi le mani di fronte a loro inchinandomi in segno di apprezzamento e rispetto.



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Il presidente Ikeda visitò per la prima volta l’Italia il 19 ottobre del 1961. Da lì è partito il movimento di kosen-rufu nel nostro paese. A Roma, il presidente Ikeda si recò a visitare il Foro romano, le cui rovine rievocavano l’antico splendore della città eterna. E la sera volle ritornarvi con più calma, per concedersi un momento di riflessione. «Una meravigliosa luna illuminava le colonne con una luce blu ghiaccio. Nella calma notturna, il Foro era avvolto da un’atmosfera impenetrabile che durante il giorno non era evidente. Probabilmente gli antichi romani non avrebbero mai immaginato che il loro impero un giorno sarebbe decaduto, pensò fra sé Shin’ichi. La prosperità e il declino sono realtà inevitabili dell’esistenza umana. Dopo appena cinquecento anni dalla sua nascita, la Roma imperiale che tutti avevano pensato immortale, sparì con la disintegrazione dell’Impero romano d’Occidente. Ma il Daishonin scrisse: “Se la compassione di Nichiren è veramente grande, Nam-myoho-renge-kyo si diffonderà per diecimila anni e più, per tutta l’eternità”. La Legge mistica è eterna. In modo simile, la pace e la prosperità basate sulla Legge mistica devono durare per l’eternità. Solo così sarà possibile creare un grande regno spirituale in cui l’umanità conoscerà il trionfo sul dominio della forza militare e sul potere autoritario. La missione della Soka Gakkai è di edificare questo regno spirituale, la terra della mistica Legge, nel cuore di ciascun individuo. Questo è ciò che si sarebbe dovuto raggiungere per aprire la strada a un nuovo futuro pieno di speranze. Ripromettendosi di compiere tutto questo Shin’ichi, mentre ammirava la luna su Roma, compose mentalmente una poesia:



“In piedi, tra le rovine di Roma, sento la certezza che la Terra della mistica Legge non perirà mai”» (NRU, 5, 108)

In questo dialogo Daisaku Ikeda e il professor Stuart Rees si concentrano sulle tematiche della pace – in particolar modo condividendo modalità con cui mettere in atto azioni nonviolente; sul tema della giustizia, ribadendo a più riprese la necessità di risvegliarsi a una coscienza civica che porti ogni persona a lottare coraggiosamente contro l’ingiustizia; e sulla poesia, da intendersi come espressione della propria natura artistica, liberazione della propria individualità e atto volto a realizzare una profonda trasformazione sociale che parte dallo spirito di ogni persona.



<h5 class="wp-block-heading has-primary-color has-text-color has-link-color">La pace deve basarsi sulla giustizia sociale&nbsp;</h5>



Riguardo al tema della pace, Rees sostiene che:&nbsp;



<blockquote class="wp-block-quote">
«La pace non è solo assenza di guerra. Sebbene una determinata situazione possa sembrare apparentemente pacifica, finché ci sono persone che soffrono a causa di ingiustizie sociali come la povertà o la mancanza di opportunità, tale situazione non merita la definizione di “pace” nel suo senso più autentico. Potrei aggiungere che, sebbene la pace sia un obiettivo nobile e meritevole, la “pace basata sulla giustizia sociale” è senza dubbio più duratura e proficua a livello globale; si tratta quindi di un obiettivo per le persone di qualsiasi estrazione sociale» (pag. VII) 
</blockquote>



Il maestro Ikeda, in accordo con quanto affermato da Rees, continua:&nbsp;



<blockquote class="wp-block-quote">
«Concordo. È un argomento su cui anch’io ho riflettuto a lungo e in modo approfondito. Questo perché l’obiettivo del mio maestro e secondo presidente della Soka Gakkai, Josei Toda, era quello di eliminare le parole “miseria” e “infelicità” dal lessico umano. Nel 1957, l’anno prima di venire a mancare, espresse il suo desiderio che le parole “miseria” e “infelicità” non dovessero essere più utilizzate per descrivere il mondo, un paese o un individuo. Esortò noi giovani ad alzarci e agire per realizzare una società pacifica. Uno dei motivi principali per cui ho intrapreso dialoghi con persone di tutto il mondo, pubblicato le mie proposte di pace e tenuto conferenze e lezioni universitarie è stato quello di mantenere la promessa che avevo fatto al mio maestro. Come ha giustamente affermato,&nbsp;per quanto possiamo fare appelli per la pace, se chiudiamo gli occhi di fronte alla situazione critica in cui versano coloro che soffrono, la pace non rimarrà altro che un sogno irrealizzabile. Dovremmo invece concentrare la nostra attenzione sulla dignità e sulla felicità di ogni individuo e compiere progressi concreti, un passo alla volta, verso un mondo in cui tutti possano godere di una pace autentica e in cui si possa realizzare la giustizia nel vero senso della parola. Credo sia una sfida che tutti noi che viviamo nel XXI secolo dovremmo affrontare, non trova?» (pagg. 5-6) 
</blockquote>



Attraverso la loro storia personale parlano dell’importanza di crescere a contatto con la natura, di approfondire la lettura e di nutrire sempre uno spirito volto alla giustizia. Il dialogo è un continuo sostenersi a vicenda, un richiamo alle azioni valorose di entrambi, un’amicizia che nasce dal profondo desiderio di sostenere i giovani e realizzare una pace duratura. A tal proposito, scrivono:&nbsp;



<blockquote class="wp-block-quote">
«Ho sempre creduto che non dovremmo trattare i giovani con condiscendenza. Nel corso della mia esistenza, ho concentrato tutte le energie nel coinvolgere attivamente i giovani, con il desiderio di piantare semi di speranza, coraggio e vittoria nella fertile terra delle loro giovani vite. Lo stato di salute di una società è determinato da quanto noi adulti abbiamo a cuore le giovani generazioni – il tesoro del nostro futuro – e dalla passione con cui ci dedichiamo alla loro felicità» (pag. 8)
</blockquote>



Rees è un accademico australiano, autore e attivista per i diritti umani, fondatore della&nbsp;Sydney Peace Foundation&nbsp;e Professore Emerito presso il&nbsp;Centre for Peace and Conflict Studies&nbsp;dell’Università di Sydney, in Australia. È una persona che per tutta la vita si è dedicata all’educazione, ai diritti umani, sostenendo continuamente i giovani e le loro aspirazioni. Daisaku Ikeda anche, come maestro buddista, uomo di pace, filosofo, scrittore, si è sempre impegnato per fare dell’educazione la base sulla quale i giovani potessero forgiare uno spirito saldo e umanistico. Le domande fondamentali alla base dell’educazione Soka sono: Per quale scopo coltiviamo la saggezza? Per quale scopo il nostro cuore arde di passione? Per quale scopo amiamo le persone? Per quale scopo miriamo a un futuro glorioso? Per quale scopo aneliamo alla pace? Queste domande hanno lo scopo di porre l’accento sul vero obiettivo dell’educazione: sostenere la crescita di cittadini e cittadine globali.



<h5 class="wp-block-heading has-primary-color has-text-color has-link-color">Legislatori non riconosciuti&nbsp;</h5>



Un altro tema centrale del libro è quello della poesia, in merito Rees afferma che:&nbsp;



<blockquote class="wp-block-quote">
«Shelley disse, in una sua affermazione divenuta celebre: “I poeti sono legislatori del mondo non riconosciuti”. Intendeva dire che i poeti esprimono chiaramente quei valori per cui una società dovrebbe lottare. Ho sempre creduto che i poeti siano tra i più strenui sostenitori della “pace basata sulla giustizia sociale.” La poesia, infatti, possiede non solo il potere di influenzare le persone da un punto di vista artistico, ma anche un forte ascendente politico. Faccio spesso ricorso alla poesia nelle mie lezioni universitarie e in altri discorsi per illustrare questioni riguardanti le politiche sociali, i diritti umani, la pace e la giustizia sociale» (pag. 136)
</blockquote>



Daisaku Ikeda, che nella sua vita ha sempre scritto poesia e incoraggiato tutti e tutte a coltivare costantemente uno spirito poetico, assolutamente in accordo con le parole di Rees, sostiene:&nbsp;



<blockquote class="wp-block-quote">
«La poesia è davvero una fonte di creatività infinita, che offre potenti spunti per riflettere sulla realtà del nostro mondo e ci avvicina alla vera natura dell’umanità. È sulla base di questa convinzione che cito versi di grandi poeti di tutto il mondo e di tutte le epoche ogni volta che parlo con i giovani del modo migliore di vivere. Nel suo saggio dal titolo Il tiro alla fune dell’educazione, Toynbee affermò che non è sufficiente offrire ai giovani un’educazione, né tantomeno aiutarli a coltivare le loro capacità. Queste, secondo lui, sono solo “condizioni abilitanti” che consentono loro di attingere al proprio potenziale. Toynbee ha immaginato le cosiddette “nuove scienze umanistiche”, un curriculum che possa favorire non solo un vero miglioramento del nostro modo di vivere, ma anche migliori relazioni con gli altri. Egli pose la seguente questione: “Non è forse possibile che queste “nuove scienze umanistiche” agiscano in maniera molto più efficace rispetto alla scienza e alla tecnologia nel far fronte all’attuale bisogno dell’uomo di salvarsi da se stesso?”. L’uso della poesia per risvegliare la coscienza umana e riesaminare il significato e lo scopo della nostra vita è fondamentale per realizzare una trasformazione interiore degli esseri umani. Questo è qualcosa che lei ha sempre messo in pratica nel suo lavoro e nelle sue attività» (pagg. 137-138)
</blockquote>



Un dialogo quindi che risveglia all’importanza dell’azione individuale, a quanti modi esistono per poter sviluppare un senso più ampio di umanità, di connessione con gli altri, col mondo che ci circonda e che ricorda la centralità di risvegliarsi al proprio potere personale di poter agire per realizzare una pace profonda e stabile. 



Una lettura che vi consigliamo vivamente. Il libro lo trovate nei negozi Esperia e al link qui sotto. Buona lettura!



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<figure class="wp-block-image aligncenter size-full is-resized"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/10/pace-giustizia-e-poesia__07185.1665570551.386.513.jpg_c_1_2526_ga_2.98827166.1873430531.1665577494-1352050996__05121.1665578078.1280.1280.jpg" alt="" class="wp-image-59782" style="width:480px;height:auto"/></figure>

Di seguito lo script della diciassettesima puntata di iNRassegna, un podcast di Il Nuovo Rinascimento



 Care amiche e cari amici, vi diamo il benvenuto ad una nuova puntata di iNRassegna, il podcast settimanale della redazione di Il Nuovo Rinascimento che ogni venerdì vi accompagna alla scoperta dei contenuti pubblicati sul nostro sito, oltre a consigli pratici per orientarsi tra le tante sezioni e i contenuti disponibili. Un appuntamento veloce ma ricco di spunti da ascoltare ovunque vi troviate.



"iNRassegna, tutto ciò che serve per restare sempre in contatto con Il Nuovo Rinascimento.”



—————————— Frankie: Oggi è venerdì 17 ottobre, io sono Frankie e come sempre siamo pronti per la rassegna stampa degli articoli pubblicati questa settimana su ilnuovorinascimento.org. Con me c'è Lucrezia dalla nostra redazione!



Lucrezia: &nbsp;Ciao Frankie e un saluto caloroso a tutte e a tutti! Anche questa settimana tante novità e spunti interessanti dalle pagine del nostro sito.&nbsp;&nbsp;Cominciamo con la nuova uscita della rubrica "<a href="https://ilnuovorinascimento.org/c/impariamo-dal-maestro-ikeda" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Impariamo dal maestro Ikeda</a>", pubblicata lunedì. Questa settimana il tema è la comunicazione e il dialogo, l'incontro tra culture e persone diverse. L'articolo presenta alcuni estratti dalla Lectio magistralis che Sensei Ikeda ha scritto in occasione della Laurea honoris causa in Scienze della comunicazione che l'Università di Palermo gli ha conferito il 23 marzo 2007, in merito alla sua attività di comunicatore per la pace, per la sua opera spirituale e morale”. Trovate l’articolo nella sezione “Approfondimento” e se volete leggere la lezione integrale, è disponibile anche al <a href="https://buddismoesocieta.org/a/lectio-magistralis" target="_blank" rel="noreferrer noopener">numero 122 di Buddismo e Società</a>.



Frankie: E adesso una delle novità più attese della settimana! È uscito un nuovo episodio di <a href="https://ilnuovorinascimento.org/m/fragranze" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Fragranze</a>, il podcast di Il Nuovo Rinascimento che racconta storie di vita quotidiana di chi, grazie al Buddismo, è riuscito a trasformare la propria vita e a farla fiorire. In questo <a href="https://on.soundcloud.com/qdkWYkA4y8DjuPrt71">nuovo episodio</a> conosciamo Viola, la sua storia parte dall'adolescenza difficile, passa attraverso la crisi dei trent'anni, la cura del padre, fino alla scelta coraggiosa di rimettersi a studiare e reinventare la propria strada. Al centro di tutto c'è la la recitazione di Nam-myoho-renge-kyo come allenamento quotidiano a non farsi sviare dagli "otto venti" e a trasformare i desideri in valore. Una storia di missione personale, rivoluzione umana e fiducia che contagia l'ambiente: quando la fragranza interna si manifesta, tutto intorno inizia a cambiare.



Lucrezia:&nbsp;E a proposito di podcast, vogliamo cogliere l'occasione per ricordarvi che sul nostro sito, nella sezione&nbsp;<a href="https://ilnuovorinascimento.org/audio-nr" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Audio e Podcast,</a> trovate non solo Fragranze, ma anche altri podcast davvero interessanti! C'è&nbsp;"<a href="https://ilnuovorinascimento.org/m/in-poche-parole-buddismo-e-vita-quotidiana" target="_blank" rel="noreferrer noopener">In poche parole. Buddismo e vita quotidiana</a>", una serie di brevi episodi da circa 10 minuti ciascuno, perfetti per approfondire temi specifici in modo veloce e pratico. E poi c'è anche&nbsp;"<a href="https://ilnuovorinascimento.org/m/impariamo-da-la-nuova-rivoluzione-umana" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Impariamo da La Nuova rivoluzione umana</a>", che accompagna la lettura del romanzo del maestro Ikeda con approfondimenti e riflessioni. Potete ascoltare tutti questi podcast direttamente sul nostro sito nella sezione Audio e Podcast, ma anche sulle principali piattaforme di streaming come Spotify, Apple Podcast, Amazon Podcast e sul nostro canale <a href="https://on.soundcloud.com/e7BEAvTJBCNhj8YCl1">SoundCloud</a>.



Frankie:&nbsp;Passiamo a un evento davvero speciale che si terrà domenica 26 ottobre, dalle ore 10:00 alle ore 11:30: una <a href="https://ilnuovorinascimento.org/a/riunione-di-scambio-italia-giappone" target="_blank" rel="noreferrer noopener">riunione di scambio</a> con i giovani della regione del Chubu in Giappone! Sarà una riunione che vedrà collegati online in diretta i giovani italiani e i giovani giapponesi. Si tratta del primo evento di questo tipo, il cui scopo è costruire una rete solidale di giovani che abbracci il mondo intero, proprio nell'anno del 50° anniversario della Soka Gakkai Internazionale, fondata dal maestro Ikeda nel 1975. Questa riunione tra Italia e il Chubu fa parte di un'attività che coinvolge anche altri Stati europei come Regno Unito, Spagna, Francia e Germania, ognuno dei quali farà una riunione con una diversa regione del Giappone. Un'opportunità unica per conoscersi, scambiare esperienze e costruire legami di amicizia che attraversano i confini!



Lucrezia: Parlando adesso delle nostre <a href="https://ilnuovorinascimento.org/a/report-di-attivita-da-alcune-regioni" target="_blank" rel="noreferrer noopener">attività</a>, questa settimana sono stati pubblicati i report di alcuni corsi autunnali che si sono svolti nelle regioni durante lo scorso fine settimana. Nel Lazio 4 si è tenuto a Fiuggi il corso dedicato ai responsabili di gruppo e settore con 205 partecipanti, in Sicilia a Terrasini oltre 500 persone hanno partecipato al corso dei responsabili, e in Toscana Nord e in Emilia-Romagna si sono svolte attività simili con grande partecipazione ed entusiasmo. Trovate tutti i dettagli sul sito, nella sezione <a href="https://ilnuovorinascimento.org/c/reportnews" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Report &amp; News</a>.



Frankie:&nbsp;E per quanto riguarda invece le attività in giro per il mondo della SGI questa settimana tantissime iniziative per la pace: il 28 settembre a Nagasaki è stata allestita la mostra "Ritratti di hibakusha - 80 anni di ricordi", con il supporto della SGI, in concomitanza con il Congresso mondiale dell'IPPNW. In Indonesia è stata inaugurata una mostra che celebra l'amicizia tra l'ex presidente Abdurrahman Wahid e Sensei Ikeda, in Uzbekistan si è celebrato il cinquantesimo anniversario del primo titolo accademico onorario conferito al presidente Ikeda, e nelle Filippine i giovani hanno organizzato la seconda Fiera per la Pace annuale con seicento partecipanti. Tante iniziative che dimostrano come la Soka Gakkai nel mondo continui a lavorare per la pace e il dialogo interreligioso. Tutti i dettagli nell'articolo pubblicato in “<a href="https://ilnuovorinascimento.org/c/reportnews" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Report e news</a>”!



Lucrezia: Un'altra pubblicazione che trovate da ieri in homepage è l'intervista a Mariasole Rizzi, responsabile del progetto "<a href="https://ilnuovorinascimento.org/a/violenza-stop-nuove-strade-da-percorrere" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Violenza stop. Nuove strade da percorrere</a>" di Gruppo R. Si tratta di un progetto  sostenuto con i fondi 8x1000 della Soka Gakkai italiana, che intende potenziare i servizi dedicati a donne vittime di violenza in provincia di Padova. Nell'intervista, Mariasole Rizzi sottolinea come uscire dalla violenza richieda un lungo periodo di tempo e come sia fondamentale supportare le donne in questo percorso, non solo nella messa in sicurezza ma anche nel recupero dell'autonomia e nel reinserimento sociale. Troverete l’intervista sempre disponibile nella sezione “interviste” e anche nella sezione dedicata “<a href="https://ilnuovorinascimento.org/c/8x1000-2" target="_blank" rel="noreferrer noopener">8x1000</a>”



Frankie: E ora una notizia davvero importante che riguarda tutte e tutti voi che ci leggete e ci ascoltate! È stato pubblicato il <a href="https://ilnuovorinascimento.org/a/un-nuovo-progetto-editoriale" target="_blank" rel="noreferrer noopener">nuovo progetto editoriale</a> de Il Nuovo Rinascimento e Buddismo e società, a cui la redazione sta lavorando da mesi e che partirà a gennaio 2026.



Lucrezia: È un progetto su cui si è riflettuto a lungo, ascoltando le vostre voci e i vostri suggerimenti. L'obiettivo è chiarire sempre meglio la specifica missione di ognuna delle due riviste e sostenere al meglio i lettori e le lettrici nella pratica buddista, promuovendo la visione di pace del maestro Ikeda. Il Nuovo Rinascimento avrà una nuova versione cartacea di 44 pagine e uscirà ogni mese. Sarà una rivista totalmente rinnovata, con un maggior numero di pagine e varietà di contenuti, e presenterà tutto ciò che è necessario per approfondire la fede, la pratica e lo studio del Buddismo. Anche la lezione per lo studio mensile che finora era su Buddismo e società, sarà pubblicata su Il Nuovo Rinascimento. Buddismo e società nella sua versione cartacea sarà di 36 pagine e uscirà ogni due mesi. I suoi speciali, interviste e rubriche saranno così sempre più accurati e dedicati all'approfondimento di tematiche sociali e culturali. 



Frankie: Questo nuovo progetto editoriale risponde ancora meglio alla missione specifica delle nostre riviste e permette anche di contenere l'aumento dei prezzi degli abbonamenti, nonostante i costi di carta, stampa e spedizione siano cresciuti in modo vertiginoso negli ultimi anni. Tutti i dettagli, inclusi i nuovi prezzi degli abbonamenti e le modalità per sottoscriverli a partire dal 4 novembre, li trovate nell'articolo pubblicato questa settimana fra "<a href="https://ilnuovorinascimento.org/ultimi-articoli" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Ultimi articoli</a>" e poi nella sezione "<a href="https://ilnuovorinascimento.org/c/in-primo-piano-2" target="_blank" rel="noreferrer noopener">In primo piano</a>".



Frankie: Adesso tocca a voi! Questa settimana rispondiamo a due domande che riguardano l'utilizzo del nostro sito. La prima arriva da Denise, che ci chiede come condividere, scaricare o stampare gli articoli e la NR Selezione. Allora Denise, è semplicissimo. Quando sei su un articolo che ti interessa, in alto a destra trovi due icone: una per Condividi e una per Stampa. Cliccando su Condividi puoi condividere l'articolo sui social o tramite link. Cliccando su Stampa si apre una finestra che ti permette sia di stampare l'articolo, sia di salvarlo come PDF sul tuo computer o dispositivo. In questo modo puoi anche scaricarlo per leggerlo offline! E per quanto riguarda la NR Selezione, il procedimento è lo stesso! Quando apri la Selezione del mese troverai sullo schermo a seconda del tuo device il tasto Stampa da cui puoi scaricare l'intera rivista in PDF oppure stamparla.



Lucrezia: La seconda domanda ci arriva da Manuela, che ci chiede di spiegare meglio come funziona la ricerca avanzata per categorie. Il campo di ricerca avanzato funziona in due step. Primo step: inserisci la parola o la frase che stai cercando nel campo di ricerca. Già in questa fase puoi selezionare se desideri cercare per Contenuto o Autore, e se l'articolo deve contenere Audio o Video. Secondo step: una volta avviata la ricerca, si apre una finestra con i risultati. Qui puoi filtrare ulteriormente! Sulla sinistra trovi il menu "Filtra i risultati", dove puoi selezionare tra tutte le categorie (Scritti di Daisaku Ikeda, Esperienze, Report &amp; News, Approfondimenti, eccetera). E sulla destra puoi ordinare i risultati "per rilevanza" o "dal più recente”.



Frankie:&nbsp;Siamo così alla fine di questa puntata! Continuate a inviarci le vostre domande, proprio come hanno fatto Denise e Manuela! Scriveteci all'indirizzo&nbsp;<a href="mailto:nuovo.rinascimento@sgi-italia.org" target="_blank" rel="noreferrer noopener">nuovo.rinascimento@sgi-italia.org</a>&nbsp;



Lucrezia:&nbsp;Continuate a inviarci anche le vostre esperienze e se avete curiosità in riferimento al nuovo progetto editoriale di cui abbiamo parlato oggi, scriveteci! Torneremo sicuramente a parlarne nelle prossime puntate per farvelo conoscere al meglio e rispondere a tutte le vostre domande.



Frankie:&nbsp;Grazie allora a tutte e tutti voi per averci ascoltato. Grazie Lucrezia!



Lucrezia: Grazie Frankie! Un saluto anche da parte mia e ci sentiamo la prossima settimana!



Frankie:&nbsp;Ricordate di seguire il&nbsp;<a href="https://whatsapp.com/channel/0029VbBDc0H0gcfGbESvz90A" target="_blank" rel="noreferrer noopener">nuovo canale WhatsApp</a>&nbsp;per ricevere ogni giorno l'uscita principale in formato rapido. Trovate il link per iscrivervi in allegato all’articolo di questa puntata di iNRassegna o se state ascoltando da SoundCloud nella descrizione qui sotto. Seguiteci anche sui nostri canali social e come sempre ci sentiamo venerdì prossimo con una nuova puntata di&nbsp;<a href="https://on.soundcloud.com/w7ObMwki777GYQoCTa" target="_blank" rel="noreferrer noopener">iNRassegna</a>.

Ho cominciato a praticare il Buddismo all'età di quattordici anni. Sono stata molto fortunata perché mia madre ha cresciuto me e i miei fratelli con le parole di Sensei, e dimostrandoci con la sua stessa vita il potere della Legge mistica. Inizialmente il mio rapporto con la pratica era di ostilità, odiavo avere le riunioni in casa e mi sembrava che l'attività di mia madre togliesse tempo a noi. Inoltre, dopo la separazione dei miei genitori, mio padre era quasi assente, in tutti i sensi, e così sono cresciuta tenendomi tutte le paure dentro, per non creare ulteriori problemi, e ho sviluppato un senso di dovere e responsabilità che ha alimentato sempre più le mie insicurezze. Con l’inizio del liceo ho cominciato a sentirmi inadeguata anche nello studio. Sono stati anni duri e tra le vicissitudini familiari e i problemi economici, nel pieno dell’adolescenza, lottavo con i miei “demoni”. Fortunatamente il maestro Ikeda è stato sempre il mio punto di riferimento. I suoi incoraggiamenti al Gruppo futuro mi hanno permesso di iniziare a comprendere che ero già perfettamente dotata. Ho iniziato a praticare costantemente con l’obiettivo di amarmi profondamente e l’attività con le giovani e l’attività byakuren mi hanno permesso di cominciare a sentire sempre più la mia Buddità e a vederla anche negli altri, quindi anche in mio padre. Dopo una discussione in cui ho tirato fuori tutta la mia sofferenza, l'ho visto finalmente come un essere umano che cercava di fare del proprio meglio. Ci siamo abbracciati e da quel momento abbiamo iniziato a costruire il nostro legame fatto di piccoli gesti di cura e ho imparato a comprendere il suo modo di amare.  Il 2013 è stato un anno cruciale in cui ho iniziato gli studi universitari. Dopo il trauma del liceo l’ansia da prestazione mi portava a rimandare ogni volta le sessioni d’esame, mentre nel frattempo facevo mille lavori per mantenermi. Nel 2017 ho partecipato al primo corso giovani, dove mi ha colpita una frase di un intervento: “Nel momento in cui il mio cuore ha detto sì al maestro Ikeda...”. Anche io avevo detto sì a Sensei, solo che me lo stavo dimenticando e per imprimere la mia promessa gli ho scritto una lettera dichiarando che mi sarei laureata e avrei studiato per quella che era la mia passione. Così ho iniziato Scienze della Moda e del Costume e in piena pandemia mi sono laureata con 108/110. Ho iniziato poi un master in Luxury Digital Marketing continuando nel frattempo a lavorare, mentre mi impegnavo per sostenere l’attività nel capitolo e creando legami meravigliosi con le giovani donne. Davanti al Gohonzon iniziai a determinare tutte le caratteristiche del lavoro che volevo: doveva essere inerente al mondo della moda e volevo firmare direttamente un contratto, senza passare per stage. Qualche mese dopo la fine del master, mandai la candidatura per una posizione come e-commerce specialist per un brand di streetwear. Tra le frasi che sempre mi risuonano nei momenti cruciali c’è quella in cui Nichiren afferma:



<blockquote class="wp-block-quote">
«Questo è il mio voto e io non lo infrangerò mai»&nbsp;(L’Apertura degli occhi,&nbsp;RSND, 1, 254)
</blockquote>



Il 5 ottobre del 2022 firmo il contratto a tempo determinato senza passare nemmeno per un giorno di stage: avevo vinto!  Il lavoro aveva tutte le caratteristiche che volevo, così decisi che dopo sei mesi il mio contratto sarebbe diventato a tempo indeterminato e il mio capo avrebbe percepito il mio valore, visto che io stessa stavo iniziando a riconoscerlo. Il desiderio più grande era incoraggiare tutti i giovani che avrei incontrato nel mio percorso. Dopo sei mesi ho firmato il contratto a tempo indeterminato mentre il mio capo mi diceva: “Te lo meriti”. Sì, me lo meritavo per non aver mai smesso di credere davanti al Gohonzon, per non aver mai messo in discussione la mia fede, anche nel momento in cui non vedevo la vittoria, e per aver fatto dell’attività per kosen-rufu il motore della mia vita.  Nel frattempo davanti al Gohonzon sentivo il desiderio profondo che tutte le giovani donne del mio territorio creassero profondi legami nonostante le grandi distanze. In un momento di sofferenza condivisa legata alla sfera sentimentale, propongo di sfidarci facendo Daimoku per sentire talmente il nostro valore da non accettare più circostanze che non ci facessero sentire accolte, amate e rispettate. Ogni settimana ci siamo trovate davanti al Gohonzon abbattendo i confini dei nostri cuori. Le vittorie che si sono manifestate mi hanno talmente riempito di gioia che ho voluto condividerle con la signora Kaneko, mandandole una lettera proprio il 27 febbraio, nel giorno del suo compleanno. In quella lettera c’erano anche le mie nuove promesse, tra cui quella di andare al Daiseido a rinnovare il mio voto. Cosa che ho recentemente realizzato. Al Daiseido durante il Gongyo guidato dalla voce registrata di Sensei ho pianto di gioia e di gratitudine. Ho sentito dentro di me la sua voce che mi diceva: “Sono fiero di te, continua così”.  Questa vittoria non è stata solo la mia, ma di tutte le giovani donne che hanno creduto in me, anche quando io dubitavo. E tra di loro adesso c’è anche mia sorella, che da un mese ha iniziato a praticare: il mio vero obiettivo impossibile! A ottobre mia cognata, a cui ho fatto shakubuku, riceverà il Gohonzon e anche mia cugina ha iniziato a praticare regolarmente e mi ha confidato che sta cercando il posto giusto nella sua casa dove sistemare il Gohonzon. Oggi posso dire che mi sento profondamente amata dalla mia famiglia, che è così meravigliosa e giusta per la mia rivoluzione umana, dai miei amici, da tutti i miei compagni di fede, ma soprattutto da me stessa. Concludo con questo incoraggiamento di Sensei: 



<blockquote class="wp-block-quote">
«Toda era solito dire "Non siate impazienti. Dal momento che avete abbracciato il Gohonzon, la vostra situazione non potrà che migliorare. Non c’è motivo di preoccuparsi. Certo, ci saranno momenti difficili, momenti in cui avrete voglia di piangere. Ma fino a quando avete il Gohonzon, la vostra vita sarà piena di gioia". Perseverando nella fede, diventeremo felici. Non dobbiamo mai nutrire dubbi a questo riguardo, qualsiasi cosa accada; avanziamo e affrontiamo tutte le difficoltà lungo il cammino» (Giorno per Giorno, Esperia, 20 dicembre)
</blockquote>



<figure class="wp-block-image aligncenter size-full is-resized"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/10/camilla-diletta-colangelo-2-dimensioni-medie.jpeg" alt="" class="wp-image-59845" style="width:291px;height:auto"/><figcaption class="wp-element-caption">Camilla Diletta al Daiseido</figcaption></figure>