“Parole di speranza per l’umanità”

Il sole sorge sempre, qualunque cosa accada

Festa dell’amicizia a Firenze

“Creare un'onda di cambiamento verso un secolo senza guerre”: dichiarazione di Minoru Harada 

Creiamo una corrente globale di rispetto per la dignità della vita

Con il nostro cambiamento contribuiamo al cambiamento della società

iNRassegna - puntata del 1° agosto 2025

L’assoluta certezza che ogni sofferenza può trasformarsi in un grande beneficio

Festa dell'amicizia a Roma: il report dell'evento

Imparare e imparare, fino all'ultimo istante

Nella giornata di venerdì primo agosto, presso il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II a Roma, si è tenuto l’incontro interreligioso di spiritualità dal titolo&nbsp;“Parole di speranza per l’umanità”, uno degli appuntamenti centrali del Giubileo dei Giovani. Un evento che ha riunito decine di giovani delle principali comunità religiose presenti in Italia, con l’obiettivo di promuovere un autentico momento di dialogo, ascolto e preghiera.&nbsp;



A partecipare all’iniziativa sono stati i rappresentanti delle comunità dei Giovani Musulmani d’Italia, dell’Unione Induista Italiana, dell’Amicizia ebraico cristiana, dell’Unione giovani ebrei Italiani, dei Bahà ’i, dell’Agesci, Fui, Acli, dell’Unione Buddhista Italiana, di Comunione e liberazione e dei giovani buddisti della Soka Gakkai italiana. Con loro anche i rappresentanti della Pastorale giovanile CEI e dell’ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. L’incontro, promosso dal Tavolo Nazionale Interreligioso dei Giovani, ha tratto ispirazione dallo storico incontro interreligioso voluto da Papa Giovanni Paolo II ad Assisi nel 1986. Al centro, la volontà di offrire ai giovani uno spazio di spiritualità condivisa, oltre le differenze, capace di costruire ponti in un tempo segnato da divisioni e conflitti.



A dare il benvenuto è stata la direttrice del Convitto, seguita dall’intervento di Monsignor Giuseppe Baturi, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, che ha sottolineato il valore del Giubileo come occasione di rinnovamento spirituale, invitando a deporre “le armi che abbiamo tra le mani, nel cuore e nelle parole” e indicando nella religione “un sentiero di azione speranzosa”. Momento centrale dell’incontro è stata una cerimonia collettiva, intensa e simbolica, incentrata sul tema dell’acqua come elemento comune e sacro nelle diverse tradizioni religiose. Ogni gruppo ha condiviso una lettura tratta dai propri testi sacri, accompagnata da un messaggio di speranza rivolto all’intera umanità.



“Il simbolo dell’acqua, tema che ci ispira oggi, è presente in ogni religione come elemento di purificazione, di rinnovamento, di sorgente di vita. Per noi giovani buddisti, l’acqua rappresenta anche la resilienza e la forza interiore: scorre, si adatta, supera gli ostacoli e allo stesso tempo nutre e collega ogni forma di vita. La nostra preghiera e la nostra pratica quotidiana mirano proprio a risvegliare questa forza vitale dentro di noi, per diventare come “acqua viva” che rigenera e unisce. In un’epoca in cui le differenze diventano spesso motivo di divisione, crediamo che il ruolo delle religioni – e in particolare delle giovani generazioni che le vivono e le rinnovano – sia quello di diventare costruttrici di ponti, promotrici di dialogo e generatrici di fiducia”. Questo un estratto del messaggio letto dai giovani della Soka Gakkai italiana.



A seguire, le varie confessioni hanno avuto uno spazio dedicato per il proprio momento di preghiera, alla presenza rispettosa degli altri giovani. Al termine dell’incontro, molti partecipanti hanno espresso un sentimento comune: quello di aver vissuto un’esperienza reale di fraternità e rispetto, in cui le diversità sono state accolte con curiosità, apertura e senso di condivisione. Un segnale concreto che, anche in tempi segnati da conflitti e crisi globali, la spiritualità può ancora essere terreno di speranza e costruzione&nbsp;di&nbsp;pace.



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Al report ha contribuito Leonardo Khairallah. Le foto sono di Mattia Sammatrice

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<figure class="wp-block-image alignleft size-full is-resized"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2023/09/lorenzo-console.jpg" alt="" class="wp-image-42034" style="width:302px;height:auto"/></figure>



Mi chiamo Lorenzo Koichi, ho trentuno anni e sono nato in una famiglia buddista. Sono i miei genitori infatti ad aver chiesto al maestro Daisaku Ikeda di darmi il mio secondo nome: Koichi, che significa “Prima Luce”. Nel 1994 non avevo neanche un anno, ed ero qui con mia madre quando Sensei visitò questo Centro culturale. Fu in quell'occasione che lo incontrai, ma ovviamente io non me lo ricordo!&nbsp; Il Buddismo ha fatto sempre parte della mia vita fin dall’infanzia. Quando facevo le scuole medie volevo approfondire chi io fossi davvero, il motivo per il quale stare al mondo, e devo ammettere che essere figlio unico mi ha portato a sfidarmi nel creare nuove amicizie. Iniziai a frequentare alcune riunioni buddiste e fui ispirato dalle esperienze di adulti e giovani, così decisi di condividere il Buddismo con altri ragazzi della mia età così, insieme ai miei genitori, decidemmo di organizzare una prima riunione di giovanissimi!&nbsp; Non ci volle molto che si sparse la voce ad altre zone che ogni venerdì si teneva un incontro di “giovanissimi” a casa mia, non ne esistevano altri all’epoca. Insieme decidemmo di chiamarci “Gruppi Pegaso” (questo era il nome che avevamo dato all’attività che in quel periodo portavamo avanti con i ragazzi e le ragazze). Finalmente avevo trovato un’oasi dove parlare senza pregiudizi, avevo trovato molti fratelli e sorelle da sostenere e con cui divertirmi. Tanti giovani hanno iniziato a praticare grazie a quel gruppo, e adesso molti di loro sono giovani e responsabili che sostengono gli altri a loro volta. L’11/11/11 è stato il giorno in cui sono diventato membro della Soka Gakkai, e un’amica che avevo invitato a meeting ha deciso di diventare membro insieme a me! Dopo aver vissuto con alti e bassi gli anni delle scuole medie, sono riuscito grazie alla pratica ad affrontare gli anni delle scuole superiori con gioia, fiero della persona che stavo diventando. Nel 2013 mi sono trasferito a Bologna per frequentare l’Università. Successivamente mi sono trasferito a Milano per svolgere un master di scrittura televisiva, cinematografica e narrativa che mi ha permesso di fare uno stage in una delle agenzie televisive più importanti d’Italia: uno dei più grandi obiettivi che ho raggiunto con la pratica. Con coraggio però decisi che non sarei rimasto lì, volevo crescere ancora di più. Infatti valutai cosa fare quando ebbi l’occasione di partecipare alla riunione mondiale giovani a Tokyo, per celebrare il 60° anniversario del 16 marzo, in cui decisi profondamente di realizzare tutti i miei obiettivi e di continuare a contribuire alla realizzazione di&nbsp;kosen-rufu&nbsp;in Italia. Finito lo stage a Milano tornai a Firenze, trovai subito un lavoro come creatore di contenuti per un'agenzia media. Ero molto contento ma non durò molto: correva infatti l'anno 2020 e la pandemia stava cambiando il mondo del lavoro.&nbsp;
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E anche il mio corpo non sarebbe stato più lo stesso: in quei mesi a causa del COVID dovetti essere ricoverato in ospedale per dei sintomi gravi. Fu la settimana più dura della mia vita, anche perché mentre ero lì, mi avvisarono che un mio caro amico era deceduto. Feci Daimoku dall’ospedale mentre in contemporanea si svolgeva il suo funerale e promisi di uscire da lì anche per lui.&nbsp; Dopo una settimana ero fuori e mi diagnosticarono una malattia autoimmune, ma subito decisi di non avere ricadute e tornare in piena salute.&nbsp; L’esperienza di Sensei con la sua malattia mi ha permesso di affidarmi completamente al Daimoku e ascoltare il mio corpo, prendendo tutte le medicine necessarie ma decidendo di riprendermi nell’arco di due anni. Così è stato: attualmente porto avanti una terapia con un solo farmaco ogni sei mesi circa, e il mio caso viene studiato per trovare nuove cure. Il maestro Ikeda scrive:&nbsp;



<blockquote class="wp-block-quote">
«Quando la determinazione cambia, tutto inizia a muoversi nella direzione che desiderate. Nell’istante in cui decidete di vincere, ogni nervo e fibra del vostro essere si orientano verso quella realizzazione. D’altra parte, se pensate “Non funzionerà mai”, proprio in quel momento ogni cellula del vostro essere si indebolirà, smettendo di lottare, e tutto volgerà verso il fallimento»&nbsp;(Giorno per giorno, 20 settembre,&nbsp;Esperia)
</blockquote>



La determinazione e il sostegno della mia famiglia e dei miei amici è stata decisiva.  Nell’ambito del lavoro, negli anni avevo fatto molte esperienze ma nessuna di queste mi aveva dato indipendenza e stabilità. Dal 2016 al 2024 mi sono dedicato come responsabile nazionale all’attività del Gruppo futuro, i giovanissimi e le giovanissime che fanno parte della nostra organizzazione, ed è stata per me un’occasione incredibile per non arrendermi e continuare a cercare la mia strada. Mandai tantissimi CV e proprio durante un’attività del Gruppo futuro mi chiamarono per un colloquio per un ruolo di social media manager. Il lavoro era per un’importante testata giornalistica, la più importante di Firenze e facente parte di uno dei gruppi editoriali più grandi d’Italia.  Stavano cercando una persona che avesse studiato a Bologna e che abitasse a Firenze, e che soprattutto avesse doti di video editing e di scrittura: ero proprio io! Più che avere io bisogno di loro, loro avevano bisogno di me!  Recitai Nam-myoho-renge-kyo intensamente con il cuore di un re leone, sapevo che poteva essere davvero la mia strada.  Dopo altri due colloqui e una prova pratica mi scelsero e nel 2023 iniziai a lavorare in stage. A inizio di quest’anno ho ricevuto una promozione con contratto a tempo indeterminato!   Inoltre, da molti anni sono un Dj, all’inizio era unicamente una passione, spesso svolta durante attività della Soka Gakkai ma ora è una vera e propria professione!  Concludo leggendo questo estratto di un editoriale di Ikeda: «Nam-myoho-renge-kyo è un mezzo che consente di trasformare la sofferenza in gioia. Com’è possibile? Perché tiriamo fuori una gioia che non deriva dalle circostanze, una gioia profonda presente già nella nostra vita. [...] Il sole sorge sempre, qualunque cosa accada. Anche quando un momento di solitudine e sofferenza, buio come la notte, sembra continuare per sempre, in realtà arriverà sicuramente il mattino. Pertanto, piuttosto che preoccuparci se le cose andranno bene o meno, è fondamentale provare ad agire con coraggio.»(Daisaku Ikeda, NR, 678) NR 823



Quindi determino ogni giorno di rimettermi in gioco e trasformare il mio karma in missione. Sono molto legato a questo incoraggiamento di Sensei, che mio padre mi ripete spesso, e che ho inciso nel mio cuore per determinare ogni volta sempre di più: «Più scura è la notte, più vicina è l’alba» (RU, 1, 1).



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<figure class="wp-block-image size-large"><a href="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/08/festa-amicizia-firenze-926IMG_3834-dimensioni-medie.jpeg"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/08/festa-amicizia-firenze-926IMG_3834-dimensioni-medie.jpeg" alt="" class="wp-image-57465"/></a></figure>



<figure class="wp-block-image size-large"><a href="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/08/festa-amicizia-firenze-926IMG_3813-dimensioni-medie.jpeg"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/08/festa-amicizia-firenze-926IMG_3813-dimensioni-medie.jpeg" alt="" class="wp-image-57464"/></a></figure>
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La dichiarazione che il presidente della Soka Gakkai Minoru Harada ha rilasciato oggi 1 agosto, si basa sulla determinazione che nessuno su questo pianeta debba sopportare gli orrori della guerra. Condividendo la propria esperienza durante il periodo bellico del terrore del bombardamento di Tokyo, Harada esprime le sue condoglianze per le persone morte in guerra e il rammarico per le sofferenze causate dall'esercito giapponese durante la Seconda guerra mondiale. Scrive:



<blockquote class="wp-block-quote">
«Come cittadino giapponese, sulla base di una profonda riflessione su questa terribile pagina della storia mondiale, ancora una volta mi impegno fermamente a continuare a lavorare per costruire la pace non solo nell’area Asia-Pacifico - dove le azioni compiute nel passato dal Giappone hanno causato devastazione e sofferenze immense - ma anche in tutto il mondo»
</blockquote>



Harada sottolinea che la preoccupazione per le sofferenze dei civili innocenti è alla base dell'impegno per la pace della Soka Gakkai. La stessa preoccupazione ha motivato i molteplici sforzi volti a costruire la pace e rinunciare alla guerra intrapresi dal suo maestro, il presidente della SGI (Soka Gakkai Internazionale) Daisaku Ikeda (1928-2023), come le sue visite nei Paesi asiatici devastati dalla brutalità dell’esercito giapponese, il suo impegno costante per liberare il mondo dalle armi nucleari e il suo contributo con l’invio di proposte di pace annuali per quarant’anni.



Harada esprime profonda preoccupazione per i conflitti in corso e la tragica situazione in Ucraina e a Gaza, e chiede sforzi diplomatici persistenti per raggiungere autentici cessate il fuoco. Si rammarica del fatto che l'obiettivo di ottant’anni fa della Carta delle Nazioni Unite di liberare il mondo dal flagello della guerra non sia stato ancora raggiunto, ed esorta ad aderire al diritto umanitario internazionale. Propone inoltre di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla proibizione e abolizione delle armi nucleari. Harada conclude la sua dichiarazione indicando tre impegni chiave della Soka Gakkai.&nbsp;



In primo luogo, costanti scambi tra giovani, in linea con la lunga esperienza dell'organizzazione nel promuovere questo tipo di iniziative con i Paesi asiatici vicini, tra cui Cina e Corea del Sud. Scrive: «Crediamo fermamente che le amicizie forgiate dai giovani delle nuove generazioni costituiranno le più solide fondamenta per una&nbsp; fortezza contro la guerra».



In secondo luogo, Harada conferma l'impegno della Soka Gakkai e della SGI a proseguire il dialogo interreligioso.



In terzo luogo, sollecita l'espansione della solidarietà globale e si impegna a sostenere costantemente gli sforzi delle Nazioni Unite per affrontare questioni come i diritti umani e il cambiamento climatico.



Afferma: 



<blockquote class="wp-block-quote">
«Ora più che mai, la comunità internazionale deve passare da un'epoca caratterizzata da una crescente sfiducia reciproca, che porta al rafforzamento militare, a un'epoca in cui le nazioni lavorano insieme per contrastare le minacce e affrontare le sfide comuni che l'umanità si trova davanti. Attraverso un impegno costante in tale direzione, il percorso verso un secolo di rinuncia alla guerra diventerà inevitabilmente chiaro»
</blockquote>



Il testo completo della dichiarazione sarà presto disponibile

<blockquote class="wp-block-quote">
«Niente è più prezioso della pace. Niente porta maggiore felicità» (NRU, 1, 1)
</blockquote>



Queste parole imperiture – l’appello senza tempo del maestro Ikeda per una pace eterna – costituiscono l’incipit del suo romanzo&nbsp;La nuova rivoluzione umana. Sono un grido audace e meraviglioso, pieno di coraggiosa convinzione e sincera passione, che risuona dal profondo del suo essere! Il presidente Ikeda scrisse queste parole il 6 agosto 1993, anniversario del terribile bombardamento atomico di Hiroshima. Il fatto che abbia scelto questo giorno per iniziare a scrivere&nbsp;La nuova rivoluzione umana&nbsp;ha un significato profondo: rappresenta la promessa risoluta di portare avanti l’eredità del suo maestro, Josei Toda, che desiderava eliminare la miseria e l’infelicità dalla faccia della Terra e aveva proclamato la sua storica dichiarazione contro le armi nucleari. Rappresenta anche la profonda missione affidata alla Soka Gakkai.



Il presidente Ikeda affermava che «l'inizio di un romanzo è cruciale. Io stesso mi sono trovato ad affrontare questa sfida, riflettendo sulla scelta di ogni parola, lottando e soffrendo per trovare il modo migliore di cominciare». I temi della guerra e della pace affrontati in apertura de&nbsp;La rivoluzione umana&nbsp;e de&nbsp;La nuova rivoluzione umana&nbsp;attraversano tutta la sua opera. Quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki e della fine della seconda guerra mondiale. Incidendo profondamente nei nostri cuori l’appassionato appello per la pace del nostro maestro, noi membri della Soka Gakkai ci impegniamo a sostenere per sempre il pacifismo e ad agire instancabilmente per la pace.



Settantacinque anni fa, il 24 agosto 1950, Josei Toda e Daisaku Ikeda, all’epoca molto giovane, incontrarono un giornalista che desiderava scrivere un articolo sulla crisi che l’azienda di Toda stava attraversando. Tramite un dialogo sincero e aperto, riuscirono a farsi comprendere dal giornalista. Dopo l’intervista, il maestro Toda si rivolse al suo giovane discepolo: «Un giorno la Soka Gakkai dovrà avere il suo giornale, spero quanto prima. Daisaku, per favore, pensaci tu». Quella stessa sera annunciò l’intenzione di dimettersi dalla carica di direttore generale della Soka Gakkai. Nel mezzo delle circostanze più avverse, il maestro scelse di affidare al discepolo la visione di ciò che sarebbe poi diventato il&nbsp;Seikyo Shimbun. In seguito il presidente Ikeda si dedicò non solo a far sì che il suo maestro diventasse presidente della Soka Gakkai, ma anche a fondarne il giornale. Il&nbsp;Seikyo Shimbun, descritto come “il proiettile di&nbsp;kosen-rufu”, è nato dagli sforzi sinceri di un discepolo in perfetta unità di intenti con il suo maestro.



Ikeda Sensei ha sostenuto lo sviluppo del giornale attraverso i suoi stessi scritti. Più di chiunque altro ha creduto profondamente nell’immenso potere di una pubblicazione istituzionale e l’ha utilizzata in modo libero e creativo come strumento per promuovere kosen-rufu. Leggere il Seikyo Shimbun ogni giorno ci permette di attingere dalle sue pagine forza vitale e saggezza e di usarle per coltivare amicizie. Non dimentichiamo mai che questa pratica costante è il fondamento per creare una corrente globale di rispetto per la dignità della vita.

«Niente è più barbaro della guerra. Niente è più crudele». Con questa frase comincia il romanzo La rivoluzione umana. Mentre l’incipit de La nuova rivoluzione umana è: 



<blockquote class="wp-block-quote">
«Non c’è nulla di più prezioso della pace; nient’altro è in grado di assicurare felicità maggiore agli esseri umani. La pace è la premessa essenziale per il progresso dell’umanità»
</blockquote>



Agosto è un mese con molte date significative: il 6 e 9 agosto ricorre l’ottantesimo anniversario del bombardamento di Hiroshima e Nagasaki; il 6 agosto 1993 il presidente Ikeda cominciò la stesura de La nuova rivoluzione umana. Il 14 agosto 1947 Daisaku Ikeda incontrò il presidente Toda e il 24 agosto diventò membro della Soka Gakkai. Agosto è anche il mese della fondazione del Gruppo uomini (24 agosto) ed è dunque una grande occasione in cui tirare fuori una nuova determinazione. Il Buddismo di Nichiren Daishonin è nato per realizzare la pace e la felicità di ogni essere umano, per diffondere nella società il rispetto della dignità della vita. Non è un cammino facile né veloce, ma è il modo per realizzare un cambiamento duraturo, che stabilisca un corretto modo di vivere. Il maestro Ikeda afferma:



<blockquote class="wp-block-quote">
«La misura più urgente è la trasformazione del cuore. Il nostro movimento basato sull’ideale di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese” mira a trasformare gradualmente ma immancabilmente la società a partire dalle sue fondamenta» (BS, 197)
</blockquote>



In una società in continuo cambiamento, a volte i conflitti che ci provocano maggiore sofferenza sono quelli che viviamo nel nostro ambiente più prossimo, all’interno della famiglia. Fratelli e sorelle che non si parlano, continue liti in casa, coniugi che si offendono a vicenda e che usano un linguaggio offensivo, senza limiti. Talvolta, i nostri legami più forti sono quelli che ci fanno soffrire a tal punto da arrivare a pensare che siano situazioni irrisolvibili. Ma una società pacifica si costruisce cominciando dalla famiglia, che è il più piccolo nucleo della società. Sensei afferma:



<blockquote class="wp-block-quote">
«Noi utilizziamo la strategia del Sutra del Loto per trionfare su circostanze straordinariamente ardue e costruire un forte io che non possa essere scosso da niente. Quando vinciamo e vinciamo ancora, stiamo creando un ambiente splendente di gloria e successo. In ogni circostanza vita e ambiente sono un’unica cosa. Quindi conseguendo la padronanza su noi stessi, conseguiamo anche la vittoria nel nostro ambiente» (L’orgoglio di essere i pilastri d’oro di kosen-rufu, Esperia, pag. 123)
</blockquote>



Tanti membri della Soka Gakkai italiana, basandosi su una forte preghiera e sul legame che unisce maestro e discepolo, hanno sperimentato come il cambiamento nel proprio cuore porti armonia e felicità impossibili da immaginare. Attualmente nella società, specialmente tra i giovani, si sta diffondendo una tendenza a isolarsi e alla rassegnazione. Un senso di impotenza che blocca i tentativi di fronteggiare le dure sfide della società. Noi membri del Gruppo uomini sentiamo in modo particolare che il nostro cambiamento può contribuire al cambiamento della vita di tante persone. È importante impegnarci in prima persona affinché nelle nostre riunioni si respiri un clima di amicizia, di sostegno reciproco e di apertura, dove ogni persona si senta a proprio agio e colma di speranza. Questo è possibile se sviluppiamo la profonda consapevolezza della nostra missione per kosen-rufu. Guidati dai giovani nella rivoluzione degli zadankai, impegniamoci con tutto il cuore affinché ogni persona che incontriamo possa vincere e diventare felice. Facciamo del nostro meglio per cambiare la società a partire dal luogo in cui ci troviamo adesso, come scrive Sensei:



<blockquote class="wp-block-quote">
«Miei cari compagni di fede del Gruppo uomini, padri della famiglia Soka in cui ripongo immensa fiducia, ora tocca a voi entrare in scena! Creiamo una solidarietà invincibile che non si lascia spaventare da nessun potente nemico, e continuiamo a lottare e ad avanzare su questa grande via di maestro e discepolo» (Ibidem)
</blockquote>



<hr class="wp-block-separator has-alpha-channel-opacity"/>



<h5 class="wp-block-heading has-primary-color has-text-color has-link-color">24 AGOSTO: GIORNO DEL GRUPPO UOMINI</h5>



Il 24 agosto 1947 il maestro Ikeda entrò a far parte della Soka Gakkai. Nel 1976 egli propose di far coincidere il 24 agosto con il giorno del Gruppo uomini. Il Gruppo era stato già fondato il 5 marzo 1966, ma Sensei fece questa proposta per sottolineare l’importanza degli uomini per il movimento di kosen-rufu. Di seguito l’estratto di un saggio che approfondisce il significato di questa data



«Quando il 24 agosto del 1947 decisi di seguire Toda e intraprendere la lotta per la propagazione del Buddismo del Daishonin e la realizzazione della pace per l’umanità avevo diciannove anni e il mio maestro quarantasette. A quell’epoca era nel fiore degli anni, un uomo coraggioso all’apice della sua forza. Oggi si potrebbe vedere la nostra come la lotta condivisa di un membro del Gruppo uomini e di uno del Gruppo giovani uomini. Toda con tutta la sua esperienza e la sua capacità di guida e io con il mio entusiasmo ed energia giovanile formavamo l’accoppiata che generò la forza invincibile della Soka Gakkai. Alla luce di ciò è significativo che il 24 agosto sia stato designato come giorno del Gruppo uomini. Con questo giorno come pietra miliare i membri del Gruppo uomini del Giappone e di tutto il mondo stanno avanzando con vigore. In questi tempi difficili dal punto di vista economico i nostri uomini stanno incontrando spaventose difficoltà. Ogni giorno è fatto di indicibili battaglie e ostacoli. Ma nonostante questo continuano a sostenere e incoraggiare i compagni di fede, incontrandoli regolarmente e dialogando individualmente con ognuno di loro. Si impegnano anche per far crescere i giovani lavorando al loro fianco per spalancare le porte di una nuova epoca. Vorrei comunicare loro il mio massimo rispetto per questo spirito indomito nello sfidare le difficoltà. Il poeta americano Walt Whitman (1819-1892) scrisse: «Un uomo, un uomo sicuro, deve avere coraggio». In queste parole c’è lo spirito del Gruppo uomini.

Di seguito lo script della decima puntata di iNRassegna, un podcast di Il Nuovo Rinascimento



Care amiche e cari amici, vi diamo il benvenuto anche oggi ad una nuova puntata di iNRassegna, il podcast settimanale della redazione de Il Nuovo Rinascimento in cui vi proponiamo una carrellata dei principali articoli pubblicati durante la settimana e consigli pratici per esplorare il nostro sito. Un appuntamento veloce, ma ricco di spunti – da ascoltare ogni venerdì, ovunque vi troviate. "iNRassegna, tutto ciò che serve per restare sempre in contatto con Il Nuovo Rinascimento.”



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Frankie: Oggi è VENERDI 1° AGOSTO io sono Frankie e questa è l’ultima puntata di iNRassegna prima della pausa estiva. Ma il nuovo rinascimento non va in vacanza! Per tutto il mese di agosto infatti proseguiranno le pubblicazioni online con la nostra “Summer Edition”. Prima però di parlarvi delle novità estive partiamo con la rassegna degli articoli pubblicati questa settimana su ilnuovorinascimento.org con Lucrezia dalla nostra redazione.



Lucrezia: Ciao a tutte e tutti anche da parte mia! Durante il decimo corso nazionale Futuro alcuni ragazzi e ragazze hanno condiviso la loro esperienza di fede. È veramente incredibile l’atteggiamento determinato e coraggioso che sono riusciti a trasmettere attraverso le loro lotte e vittorie! Hanno inondato i partecipanti di commozione, gioia e determinazione. Potete leggere le loro esperienze nella sezione <a href="https://ilnuovorinascimento.org/c/esperienze" target="_blank" rel="noreferrer noopener">esperienze</a> del nostro sito, in homepage, oppure andando nella sezione <a href="https://ilnuovorinascimento.org/c/reportnews" target="_blank" rel="noreferrer noopener">report</a>, sempre in homepage, dove potrete trovare il resoconto completo del corso futuro e i link ai vari interventi ed esperienze. Vi ricordo inoltre che questa settimana si stanno tenendo le Feste dell’amicizia a Roma, Firenze e Milano! Sono stati tantissimi i giovani che hanno già partecipato alla festa di Roma e Firenze, ora attendiamo le notizie dell’evento a Milano che prevede anche la possibilità di seguire in streaming la riunione generale giovani domenica pomeriggio, alle ore 17.30. Trovate il link nell’articolo “<a href="https://ilnuovorinascimento.org/a/feste-dellamicizia" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Feste dell’amicizia</a>” su Il Nuovo rinascimento! Ieri è stato pubblicato il report della festa dell’amicizia di Roma, mentre in giornata verrà pubblicato quello di Firenze e la prossima settimana quello di Milano! Per leggere tutti gli articoli di questi eventi andate nella sezione “report” del nostro sito



Frankie: Come ogni primo del mese, è stato pubblicato l'<a href="https://ilnuovorinascimento.org/c/editoriale-di-minoru-harada" target="_blank" rel="noreferrer noopener">editoriale</a> del presidente della Soka Gakkai Minoru Harada, dal titolo "Creiamo una corrente globale di rispetto per la dignità della vita". Un editoriale che ci accompagna in questo mese di agosto così denso di anniversari importanti. Il presidente Harada ci ricorda che proprio il 6 agosto 1993 - anniversario del bombardamento atomico di Hiroshima - il maestro Ikeda iniziò a scrivere "La nuova rivoluzione umana" con quelle parole immortali: "Niente è più prezioso della pace. Niente porta maggiore felicità". Harada ci incoraggia a incidere profondamente nei nostri cuori questo appello per la pace, impegnandoci ad agire instancabilmente attraverso il dialogo.



Insieme all'editoriale di Harada, questo mese è stato pubblicato anche l'<a href="https://ilnuovorinascimento.org/c/editoriale" target="_blank" rel="noreferrer noopener">editoriale IBISG</a> a cura di Giuseppe Palatucci, responsabile nazionale del Gruppo uomini, intitolato "Con il nostro cambiamento contribuiamo al cambiamento della società". Palatucci affronta un tema molto attuale: la tendenza diffusa, specialmente tra i giovani, all'isolamento e alla rassegnazione. Un senso di impotenza che blocca i tentativi di affrontare le sfide della società. L'invito è chiaro: guidati dai giovani nella rivoluzione degli zadankai, impegniamoci con tutto il cuore affinché ogni persona possa vincere e diventare felice.



Potete leggere entrambi gli editoriali integralmente sul nostro sito nella sezione dedicata.



Lucrezia: L’ufficio 8x1000 della Soka Gakkai italiana sta finanziando tantissimi progetti sui temi dei diritti umani, della tutela ambientale, della salute, dell’educazione e molto altro. Uno di questi è il docufilm “Libro delle ombre” realizzato dagli studenti e studentesse del corso di laurea magistrale in Televisione, Cinema e New Media dell’Università IULM di Milano. Il Docufilm andrà in onda mercoledì 6 agosto in seconda serata su TV2000, una giornata importante per non dimenticare le tragedie di Hiroshima e Nagasaki di cui il documentario parla. Per questo importante evento abbiamo intervistato Giuseppe Carrieri docente all’università IULM per il progetto. Questo sabato potrete leggere la sua intervista su Il Nuovo rinascimento, nella sezione “<a href="https://ilnuovorinascimento.org/c/8x1000-2" target="_blank" rel="noreferrer noopener">8x1000</a>” o in “<a href="https://ilnuovorinascimento.org/c/interviste" target="_blank" rel="noreferrer noopener">interviste</a>”.



Frankie: Passiamo a una seria e importante <a href="https://ilnuovorinascimento.org/a/il-tribunale-di-firenze-condanna-aivs-listituto-buddista-non-e-una-setta-ma-un-ente-religioso-riconosciuto-dallo-stato" target="_blank" rel="noreferrer noopener">notizia</a> che arriva questa settimana dal mondo della giustizia. Il Tribunale di Firenze, con una sentenza depositata il 16 giugno, ha condannato l'Associazione Italiana Vittime delle Sette, riconoscendo che i loro attacchi contro il nostro Istituto erano "gratuiti, privi di riscontro, ampiamente smentiti e infarciti di espressioni offensive". La parte più significativa della sentenza? Il Tribunale stabilisce chiaramente che "L'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai non è una setta ma un ente religioso riconosciuto dallo Stato", aggiungendo che già il termine "setta" ha una connotazione negativa e offensiva per un istituto religioso riconosciuto con legge dello Stato italiano. Il Tribunale ha anche smentito le false affermazioni sulla nostra Intesa con lo Stato, ricordando che fu "un atto dovuto dopo sedici anni di attesa e votata in Parlamento all'unanimità", e ha confermato la totale trasparenza nella gestione dei fondi dell'otto per mille. Una sentenza definitiva che riafferma chiaramente la nostra natura e il nostro impegno.



E proprio parlando di impegno concreto sul territorio, domenica 27 luglio c'è stata l'inaugurazione del nuovo Centro culturale a <a href="https://ilnuovorinascimento.org/a/inaugurazione-del-centro-culturale-a-la-spezia" target="_blank" rel="noreferrer noopener">La Spezia</a> - un evento attesissimo dai membri della Liguria! Per accogliere quante più persone possibile si sono tenute ben tre riunioni di inaugurazione. Il presidente Aprea ha sottolineato come questo Centro sia "un castello di fortuna, prosperità e amicizia, un baluardo per la crescita dei giovani e per il trionfo di kosen-rufu". È stato emozionante sentire la lettura di brani de "La nuova rivoluzione umana" dove il maestro Ikeda spiega il significato profondo dell'apertura di un Centro culturale come "magnifica cittadella della gente, dove i veri campioni si riuniranno per contribuire alla pace mondiale".



Trovate entrambi gli articoli completi nella sezione "<a href="https://ilnuovorinascimento.org/c/reportnews" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Report e News</a>" del nostro sito.



Lucrezia: Ed eccoci quindi alla presentazione della nostra Summer edition, l’edizione speciale de Il Nuovo rinascimento per il mese di agosto! Affronteremo da diverse prospettive un tema tanto attuale quanto fondamentale. Il fulcro della nostra pratica: la pace, o meglio… “la pace che parte da me, da noi”. Durante la prima settimana di agosto parleremo del disarmo nucleare, con un ricordo dei tragici eventi del 6 e 9 agosto del 1945, lo scoppio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. Un’occasione per riflettere su quanto accaduto, ma soprattutto per decidere con ancora più forza che una simile tragedia non venga più compiuta. Durante la seconda settimana il tema centrale sarà la speranza. Spesso viviamo momenti di rassegnazione, ci sentiamo piccoli e impotenti di fronte ai grandi mali del mondo. Che cosa dice il Buddismo e il nostro maestro su questo tema? Come possiamo creare speranza e agire per promuovere un cambiamento? Durante la terza settimana di agosto affronteremo il tema dell’amicizia. Alla fine, un mondo pacifico si può realizzare davvero quando i legami che ci uniscono sono più forti delle differenze che ci separano… per l’ultima settimana del mese parleremo invece del dialogo, un aspetto tanto difficile quanto cruciale per creare ponti e aprire la nostra vita. Infine durante queste settimane troverete sempre degli incoraggiamenti di Sensei su diversi temi e tanti approfondimenti! Trovate la NR Summer edition nella nostra home page a partire da lunedì 4 agosto!



Frankie: La nostra Summer Edition sarà ricca anche di testimonianze concrete di come si costruisce la pace partendo da se stessi. Abbiamo raccolto le riflessioni di tanti membri da tutta Italia che hanno condiviso le loro esperienze personali su cosa significhi davvero "la pace parte da noi”. Particolarmente toccanti sono le testimonianze di chi ha trasformato scelte quotidiane - come l'alimentazione, il modo di parlare, l'approccio al lavoro - in veri e propri atti di pace. Queste riflessioni accompagneranno le quattro settimane della Summer Edition che ha già illustrato Lucrezia: dal disarmo nucleare alla speranza, dall'amicizia al dialogo. Storie vere di persone comuni che hanno scelto di fare la differenza partendo dalla propria rivoluzione umana. Perché, come ci ricorda il maestro Ikeda, "nessun problema globale può essere risolto se non a partire dalla realtà immediata".



Trovate tutte queste riflessioni nella sezione dedicata alla Summer Edition che partirà lunedì prossimo!



Lucrezia: Per arricchire la Summer edition abbiamo intervistato il professor Saggioro dell’università La Sapienza di Roma e la professoressa Maria Guajardo dell’Università Soka in Giappone. Il professor Saggioro, coordinatore del dottorato di ricerca di interesse nazionale in peace studies, un progetto sostenuto anche con i fondi 8x1000 della Soka Gakkai italiana, ci ha parlato della nascita di questo dottorato, unico nel suo genere, delle incredibili potenzialità che ha di affrontare il tema della pace nelle sue molteplici sfaccettature e di come questa possa -e debba- essere alla base di qualunque ricerca universitaria. Pace quindi come fine ultimo e fondamento della ricerca e della società. Abbiamo anche intervistato Maria Guajardo, in precedenza preside della facoltà di Liberal Arts della Soka University in Giappone. La professoressa Guajardo ha per anni insegnato a tantissimi studenti e studentesse, affrontando i temi della leadership, della pace, del femminismo. Questioni complesse e centrali per navigare nella società contemporanea comprendendo dinamiche non sempre visibili a occhio nudo, ma che sono in grado di condizionare il nostro modo di agire nel mondo. Durante l’intervista la professoressa ha anche ricordato del suo incontro con il maestro Ikeda, consegnandoci un ricordo importante e una riflessione centrale sul ruolo dell’amicizia nella creazione della pace. Queste due interviste verranno pubblicate durante il mese di agosto, potrete trovarle nella sezione “summer edition” del nostro sito o cliccando su “interviste” nella home page de Il Nuovo rinascimento



Frankie: L'estate è il momento perfetto per approfondire la propria pratica e riscoprire tutto il patrimonio di contenuti di Il Nuovo Rinascimento! Se ancora non l'avete fatto attivate o rinnovate il vostro abbonamento proprio ora basta cliccare sul pulsante azzurro "<a href="https://servizi.sgi-italia.org/abbonamenti" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Abbonati</a>" in alto a destra sulla homepage. C’è anche l’opportunità di regalare un abbonamento. Pensateci: con l'abbonamento attivo avete accesso a un tesoro di contenuti audio perfetti per l'estate! Tutte le nostre <a href="https://ilnuovorinascimento.org/m/playlist" target="_blank" rel="noreferrer noopener">playlist</a> - dagli editoriali e i saggi di Daisaku Ikeda ai brani de "La nuova rivoluzione umana", da “Rileggiamo il Gosho” ai tanti incoraggiamenti di sensei. E poi ci sono i nostri <a href="https://ilnuovorinascimento.org/audio-nr" data-type="link" data-id="https://ilnuovorinascimento.org/audio-nr" target="_blank" rel="noreferrer noopener">podcast</a>: "<a href="https://ilnuovorinascimento.org/m/fragranze" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Fragranze</a>", che racconta storie di trasformazione attraverso il buddismo e "<a href="https://ilnuovorinascimento.org/m/in-poche-parole-buddismo-e-vita-quotidiana" target="_blank" rel="noreferrer noopener">In poche parole. Buddismo e vita quotidiana</a>", perfetto per chi muove i primi passi ma anche per chi vuole approfondire temi specifici in brevi puntate da 10 minuti. E anche “<a href="https://ilnuovorinascimento.org/m/impariamo-da-la-nuova-rivoluzione-umana" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Impariamo da La Nuova rivoluzione umana</a>” per approfondire insieme ai giovani i diversi capitoli de “La Nuova rivoluzione umana”



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E allora no ci resta che salutarvi! Grazie per l'ascolto e grazie Lucrezia.



Lucrezia: Ciao a tutti e a tutte e ci risentiamo su questi canali il 5 settembre! Buon Agosto!



Frankie: Durante tutto il mese di agosto su ilnuovorinascimento.org troverete i contenuti della nostra Summer Edition. Non dimenticate di seguirci sui nostri canali social per rimanere sempre aggiornati anche durante la pausa, e ci ritroviamo qui a settembre con una nuova stagione di iNRassegna.

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<figure class="wp-block-image alignleft size-full is-resized"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2023/03/valerio-2.jpg" alt="" class="wp-image-38955" style="width:188px;height:auto"/></figure>



Prima di conoscere il Buddismo ero una persona molto introversa e lottavo quotidianamente contro un senso del giudizio, verso me stesso e gli altri. Quando per la prima volta mi sono ritrovato di fronte alla possibilità di perdere mio padre per un incidente, circa vent’anni fa, ho visto quanto realmente ero emotivamente fragile e insicuro. Ho iniziato a recitare Nam-myoho-renge-kyo quando avevo circa 19 anni, il primo in una famiglia molto cattolica. Nella Soka Gakkai avevo sperimentato un ambiente accogliente, dove potevo essere me stesso, e questo mi aveva permesso di iniziare a vivere una felicità che non avevo mai provato fino a quel momento. Così mi sono sforzato di creare tanti legami di amicizia, condividendo il beneficio della pratica buddista, e durante quegli anni diversi miei amici hanno recitato Daimoku, e alcuni hanno ricevuto il Gohonzon. Terminati gli studi universitari, nell’estate del 2015 mi sono abilitato come Consulente del lavoro, un’attività da libero professionista che svolgo ancora oggi. È un lavoro difficile e carico di responsabilità. Il 2015 è stato un anno indimenticabile, a settembre ho avuto l’opportunità, a un corso in Giappone, di incontrare il maestro Ikeda per un breve momento. Infatti, mentre eravamo al Kosen-rufu Daiseido per la cerimonia di Gongyo, gli staff ci hanno invitati a uscire e disporci in due file ai lati della strada principale. Dopo qualche minuto è arrivata l’auto con il maestro Ikeda e la signora Kaneko. Essendo in tante persone, non era facile riuscire a vedere Sensei che ci stava salutando. A un certo punto ho deciso di fare un passo indietro staccandomi dalla fila perché oltre a noi giovani c’era, proprio a fianco a me, il famoso jazzista Herbie Hancock, che subito fu accompagnato al finestrino dell’auto per un saluto, per cui sono riuscito a vedere Sensei solo nell’attimo in cui ho fatto un passo indietro. Ho compreso dopo aver recitato Daimoku che sarei stato in grado di trovare il cuore del mio maestro, che non giudica mai, solo facendo un passo indietro per sostenere gli altri e trasformando la mia arroganza nel voler essere sempre in prima fila. Da quel giorno ho rinnovato il mio voto per kosen-rufu, tenendo sempre a mente il passo del Gosho L’apertura degli occhi:
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«Gli stolti sono soliti dimenticare le loro promesse quando arriva il momento cruciale» (RSND, 1, 257)
</blockquote>



Ho cercato così di impegnarmi con tutto me stesso nel sostenere i giovani uomini di cui ero responsabile, viaggiando per l’Italia insieme a miei corresponsabili, e arrivando anche a fare più di 200 visite a casa all’anno, con l’unico desiderio di ripagare un profondo sentimento di gratitudine che provavo per il mio maestro e per i compagni di fede. Nel 2020, con l’arrivo della pandemia, ho affrontato un’enorme difficoltà in ambito lavorativo. Il ruolo del consulente del lavoro, in quel momento, era far si che tutte le persone rimaste a casa, senza lavoro, potessero ricevere un sussidio economico dallo Stato per riuscire ad arrivare a fine mese. Una responsabilità enorme verso tutte le aziende e i loro dipendenti. Lavoravo circa dieci ore al giorno, anche il sabato e la domenica, senza purtroppo essere retribuito; mi sentivo sfinito, mentalmente e fisicamente. In quel periodo non riuscivo a fare attività buddista, per cui ho cercato di impegnarmi nell’agire come se ogni cliente fosse un giovane uomo da sostenere, mettendo in pratica tutto ciò che avevo imparato grazie all’attività nella Soka Gakkai. Alla fine della pandemia, questa cura e questo sforzo continuo ci hanno permesso di riuscire a non chiudere l’attività (come è capitato purtroppo ad altri colleghi), anzi i miei clienti personali sono passati da due a più di venti aziende, e la commercialista dello studio, ispirata da questa lotta, ha deciso di iniziare a praticare il Buddismo.



Negli ultimi due anni, anche grazie alla lotta condivisa con mia moglie, anche lei praticante, siamo riusciti a trasformare un altro aspetto importante legato alla famiglia. Dopo quindici anni di pratica buddista, mia cugina e mia zia sono diventate membri della Soka Gakkai con la decisione di diventare assolutamente felici! Il 15 aprile di quest’anno, proprio mentre stavamo rientrando in casa con mia moglie e mia figlia di un anno e 8 mesi, dal frigorifero della cucina sono divampate delle fiamme che hanno dato vita, in pochi minuti, a un terribile incendio. Siamo riusciti a metterci in salvo, a far evacuare il condominio in cui viviamo e a salvare il Gohonzon, prima che arrivassero i vigili del fuoco. L’incendio ha praticamente distrutto la nostra casa e tutto ciò che c’era dentro. Il trauma che abbiamo subito è stato – e lo è tuttora - veramente difficile da affrontare, ma sento un’incredibile gratitudine per la protezione che abbiamo ricevuto, perché nonostante la tragedia siamo sopravvissuti, e nessuno si è ferito. Le persone intorno a noi sono sorprese da come stiamo affrontando questa lotta, e questo è il grande beneficio della pratica. Ora stiamo ricostruendo pian piano la casa, ma proprio quando pensavamo di poterci tranquillizzare un attimo abbiamo scoperto che mia madre, che sembrava essere in perfetta salute, dovrà iniziare una battaglia molto difficile contro un linfoma, una forma tumorale dei linfonodi. Queste due lotte sono ancora in corso, ma quello che posso condividere con voi è l’assoluta certezza che ogni sofferenza, ogni difficoltà che viviamo può trasformarsi in un grande beneficio. Sono determinato a lottare con tutto me stesso per far sì che mia madre possa sperimentare il potere del Gohonzon e vincere sulla malattia, e far sì che da questo inverno possa manifestarsi una meravigliosa primavera.

Sono nata nel 1930, l'anno in cui è stata fondata la Soka Gakkai. Nel 1986 mia figlia ha iniziato a praticare e io le ero estremamente ostile, pensando che la mia fede cattolica fosse in contrasto con la pratica buddista. Nonostante avessi interpellato vari sacerdoti e tutti mi avessero dimostrato totale apertura nei confronti della Soka Gakkai, rimanevo ancorata alla mia posizione e ho iniziato a criticare mia figlia, rendendole la vita impossibile. Fino al punto che Simonetta si trasferì a Roma per poter svolgere la sua attività nel Gruppo giovani. Io vedevo il suo cambiamento, le sue vittorie inequivocabili nel lavoro, sulla salute cagionevole sin dalla nascita e in ambito sentimentale. Eppure non demordevo.&nbsp; Passa il tempo e mio marito si ammala gravemente, tanto da non potersi più muovere dal letto. In piena pandemia, nel 2020, Simonetta e il marito si trasferiscono a casa nostra per aiutarci, e ovviamente portano il Gohonzon. Mentre io mantengo il mio atteggiamento di chiusura, mio marito inizia a praticare per alleviare le sue sofferenze e dopo sei mesi ci lascia, ripetendo Nam-myoho-renge-kyo.



Dopo la sua morte pesavo trentotto chili, piangevo sempre e ho tentato persino il suicidio. Mia figlia e mio genero cominciano a prendersi cura di me. Iniziai a frequentare le riunioni online durante la pandemia.&nbsp; Così scopro con sorpresa l’immenso valore del presidente Ikeda, quasi mio coetaneo. Mi accorgo che anche lui, come me, ha vissuto gli orrori della guerra e ha sofferto fame, privazioni e la perdita di persone care. Ascoltando le sue parole appassionate vedendo i video, a volte scoppio in lacrime. Mi rendo conto che lui e Josei Toda hanno lottato per gli stessi valori in cui credo. Grazie a quegli incoraggiamenti riacquisto fiducia nella vita e appena c'è la possibilità, inizio a frequentare le riunioni in presenza. Avverto gentilezza, calore e un sincero affetto tra le persone, che mi accolgono sempre con grande rispetto e apprezzamento, anche se non riesco recitare Daimoku. Ascoltare le persone che si parlano guardandosi negli occhi e si occupano della mia felicità mi commuove.&nbsp;



Nell’agosto 2023 il mio unico nipote Francesco, allora di diciassette anni, figlio di mio figlio, ha un incidente che poteva essere mortale e si salva in extremis. Sento una forte protezione e buona fortuna e mi rendo conto, a un tratto, quanto sia stato fondamentale frequentare le riunioni e ascoltare il Daimoku, anche se ancora non riesco a pronunciarlo.&nbsp; A novembre mia figlia si ammala gravemente e vedendo la sua sofferenza, a gennaio le chiedo cosa posso fare per lei. Mi risponde che una madre può praticare per alleggerire il karma di un figlio, di una figlia, perché le loro vite sono un tutt'uno. Le prometto di iniziare a recitare Daimoku per la sua salute e così inizio il mio percorso. Simonetta, dopo poche settimane, guarisce definitivamente.&nbsp;



A luglio del 2024, all'età di novantatré anni, pronuncio il mio Grande voto per&nbsp;kosen-rufu&nbsp;e divento fedele della Soka Gakkai. Quando arrivo al Centro culturale ho la sensazione di esserci sempre stata. Rimango colpita soprattutto dal legame che sento con il presidente Ikeda. Finché sarò in vita, anch’io voglio essere Shin’ichi Yamamoto e continuare il suo impegno con tutta me stessa, per far sì che le prossime generazioni non conoscano conflitti armati. Quando pratico sento una grande leggerezza nel cuore e ho ripreso a sorridere. Sto creando legami di sincera amicizia nel mio gruppo, e ho abbracciato fino in fondo i valori che la Soka Gakkai porta avanti: la pace e la dignità della vita di ogni persona, combattere il male, soprattutto il male assoluto, la guerra, dentro e fuori di noi!&nbsp;Recitando Daimoku e facendo attività nella Soka Gakkai mi sento capace di affrontare ogni sfida che il mio corpo mi impone ogni giorno: ipovedenza, ipoacusia, limitazione nei movimenti, ecc. Mi sento sempre più giovane, soprattutto quando incoraggio le persone a praticare. &nbsp;



Il 13 aprile scorso, a novantaquattro anni, ho sostenuto l’esame di Buddismo, dopo aver studiato per tre mesi insieme a mia figlia, che ha svolto il ruolo di tutor. Tornare su quel banco di scuola mi ha fatto provare una grande emozione e gioia, perché da bambina ero molto portata per lo studio, ma le precarie condizioni economiche familiari mi hanno permesso di frequentare la scuola solo fino alla terza, e ho conseguito la licenza elementare solo in età adulta.&nbsp;Sono felice di essere ritornata a studiare, perché è questo lo scopo della vita: imparare e imparare, fino all'ultimo istante. Sono grata alla Soka Gakkai per questa enorme opportunità e soprattutto ai giovani,&nbsp;byakuren e sokahan, che quando sono uscita dall’aula mi hanno accolta con un applauso scrosciante. Lo ricorderò sempre! Ora il mio più grande obiettivo è che tutti i giovani, compreso mio nipote, godano di pace e prosperità. C'è una frase che mi ha sempre incoraggiata del presidente Ikeda:&nbsp;



<blockquote class="wp-block-quote">
«La forza è fonte di felicità. Non dobbiamo evitare le sfide poste dalla vita. Non dobbiamo essere sconfitti. Rifiutarsi di essere sconfitti è già vittoria. Una persona che persevera fino alla fine è vittoriosa» (Giorno per giorno, 7 aprile) 
</blockquote>



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<figure class="wp-block-image size-large"><a href="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/07/1000174530-dimensioni-medie.jpeg"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/07/1000174530-dimensioni-medie.jpeg" alt="" class="wp-image-57266"/></a></figure>



<figure class="wp-block-image size-large"><a href="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/07/1000174539-dimensioni-medie.jpeg"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/07/1000174539-dimensioni-medie.jpeg" alt="" class="wp-image-57267"/></a></figure>
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<figure class="wp-block-image aligncenter size-full is-resized"><a href="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/07/solisca-esami-dimensioni-medie.jpeg"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/07/solisca-esami-dimensioni-medie.jpeg" alt="" class="wp-image-57265" style="width:289px;height:auto"/></a></figure>