Ogni vita è degna del massimo rispetto

Virtù invisibile e ricompensa visibile

Il presidente Mattarella a “Cittadella della pace”. La Soka Gakkai italiana in sostegno di Rondine

Report di alcune attività in Italia

Costruire fondamenta solide come l’acciaio

6 giugno: anniversario della nascita di Tsunesaburo Makiguchi

Promettiamo insieme di compiere un nuovo progresso

iNRassegna - puntata del 6 giugno 2025

Aprite la strada della vittoria continuando a determinare e a sfidarvi

Con la decisione di essere sempre più felice

Nel momento in cui si discute l’ennesimo cessate il fuoco, i raid sulla Striscia di Gaza continuano senza tregua. Ogni ora porta con sé nuove vite spezzate e disperazione, in una terra ormai allo stremo. In questo scenario drammatico, desideriamo ribadire le parole del nostro maestro Daisaku Ikeda:



<blockquote class="wp-block-quote">
«Niente è più barbaro della guerra. Nulla è più crudele» (La rivoluzione umana, vol. 1, pag. 1)
</blockquote>



Ci uniamo agli appelli della società civile e della comunità internazionale chiedendo che cessino immediatamente le ostilità e vengano liberati tutti gli ostaggi.&nbsp; Il Buddismo insegna che la vera trasformazione nasce da una decisione interiore. Rinunciare alla guerra e a ogni forma di violenza è un imperativo morale, spirituale e vitale per la sopravvivenza dell’umanità, soprattutto in un’epoca segnata dalla minaccia nucleare. Ogni vita umana ci riguarda. Ogni vita è degna del massimo rispetto. Ogni essere umano ha diritto alla vita. Il Budda Shakyamuni affermava:



<blockquote class="wp-block-quote">
«Come son io così sono essi, come sono essi così son io; considerandosi uguale a essi non uccida né faccia uccidere» (Un nuovo umanesimo, Esperia , pag. 260)
</blockquote>



I terribili attacchi del 7 ottobre e l’immane tragedia di Gaza ci richiamano a una verità più ampia:&nbsp;sono più di cinquanta i conflitti armati attualmente in corso nel mondo, coinvolgendo direttamente o indirettamente oltre novanta Paesi.&nbsp;Dall’Ucraina al Sudan, dallo Yemen alla Repubblica Democratica del Congo, ogni giorno si consumano guerre dimenticate, che causano centinaia di migliaia di vittime e milioni di sfollati.&nbsp; Non essere spettatori della pace, ma costruttori di essa è uno dei principi che il maestro Ikeda ha sempre sottolineato. Ogni cittadino, ogni credente, ogni persona di coscienza può diventare artefice di pace attraverso il dialogo, l’ascolto e la solidarietà.



In coerenza con i valori del Buddismo,&nbsp;ci schieriamo contro ogni crimine che calpesti la dignità umana. La nostra voce si leva per difendere la vita, i bambini, le famiglie, le persone che oggi stanno soffrendo in modo inaccettabile e continuiamo a&nbsp;pregare affinché si ponga fine al più presto a tutte le guerre che hanno causato e stanno causando migliaia di vittime innocenti. Uniamoci nel Daimoku del ruggito del leone, ricordandoci che il potere di Nam-myoho-renge-kyo è in grado di trasformare ogni veleno in medicina e far germogliare i semi della pace nel cuore dell’umanità.

La cosa più temibile per un essere umano è la slealtà. Poiché tuo fratello maggiore e tuo fratello minore hanno scelto volontariamente di diventare nemici del Sutra del Loto e si sono allontanati da te, loro sono stati sleali, tu non ne hai alcuna colpa. Ma, se non proteggi le tue sorelle, sarai tu a essere considerato sleale. Dato che i tuoi possedimenti sono aumentati, falle venire presso di te e provvedi al loro mantenimento meglio che puoi. Se fai così, sicuramente i tuoi defunti genitori ti proteggeranno e infine anche le preghiere di Nichiren otterranno risposta. Non importa quali difetti possano avere le tue sorelle, tu non badarci. Se in questa situazione ti comporterai come ti ho detto, penso che otterrai un feudo ancor più grande e riguadagnerai la stima degli altri.



Come ho già affermato varie volte, si dice che dove c’è una&nbsp;virtù&nbsp;invisibile&nbsp;ci sarà una ricompensa visibile. I tuoi colleghi samurai hanno parlato male di te al tuo signore ed egli ha anche dubitato che dicessero il vero, ma, poiché per molti anni hai nutrito il forte e sincero desiderio di salvare il tuo signore nella prossima vita, hai ottenuto questo beneficio. E questo non è che l’inizio: sii sicuro che la ricompensa grande deve ancora venire.



Inoltre, la cosa importante è mantenere buoni rapporti con coloro che credono in questo insegnamento, non è vedere, sentire o dire ciò che può dispiacerti. Continua con calma a offrire preghiere. Quanto ti ho esposto non è una mia opinione personale. Ho estrapolato e trascritto i punti fondamentali dei tremila volumi delle scritture non buddiste e dei cinquemila volumi delle scritture buddiste.



Con profondo rispetto, Nichiren



Il ventitreesimo giorno del quarto mese



Risposta [a Shijo Kingo]



<h5 class="wp-block-heading has-primary-color has-text-color has-link-color">Cenni storici </h5>



Si ritiene che il Daishonin abbia scritto questa lettera a Shijo Kingo, mentre si trovava a Minobu, nel quarto mese del primo anno di Koan (1278). Il manoscritto originale era probabilmente composto di dodici pagine, di cui le prime nove sono andate perdute. Quanto alle ultime tre, la decima è conservata in un tempio, l’undicesima e la dodicesima in un altro; solo queste ultime due pagine furono incluse nelle Opere complete di Nichiren Daishonin (Nichiren Daishonin gosho zenshu), con il titolo Virtù invisibile e ricompensa visibile, mentre la pagina dieci, ritenuta un frammento a sé stante, era stata intitolata Sulla slealtà, e non venne inclusa nelle Opere complete. Studi più recenti hanno tuttavia dimostrato che la pagina dieci contiene la parte immediatamente precedente a Virtù invisibile e ricompensa visibile. Qui sono state tradotte tutte e tre le pagine, la prima delle quali, di recente integrazione, corrisponde alla parte iniziale, da «La cosa più temibile» a «sicuramente i tuoi defunti genitori ti proteggeranno». Dalla lettera si intuisce che Shijo Kingo aveva cominciato a riguadagnare il favore del suo signore che, infatti, di lì a sei mesi gli avrebbe concesso un feudo ancora più grande del precedente.

Il presidente dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, Alberto Aprea, ha avuto oggi l’onore di porgere il saluto dell’IBISG al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della sua visita alla “Cittadella della Pace” di Rondine, per l’apertura dello YouTopic Fest 2025.



Un incontro breve che testimonia la sintonia tra istituzioni e società civile nell’impegno comune per la pace, il disarmo e la riconciliazione tra i popoli.



L’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai è orgoglioso di <a href="https://ottopermille.sokagakkai.it/progetto/quarto-anno-liceale-a-rondine-qar/">sostenere attraverso i fondi 8x1000 le attività di Rondine</a>, che da anni accoglie giovani provenienti da aree di conflitto, accompagnandoli in un percorso formativo unico, basato sul dialogo e sulla trasformazione positiva del conflitto. Una collaborazione che riflette i valori dell’umanesimo buddista: educazione, responsabilità condivisa e costruzione concreta della pace.



<figure class="wp-block-gallery has-nested-images columns-2 is-cropped">
<figure class="wp-block-image size-large"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/06/Rondine2-dimensioni-medie.jpeg" alt="" class="wp-image-55746"/></figure>



<figure class="wp-block-image size-large"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/06/Rondine7-dimensioni-medie.jpeg" alt="" class="wp-image-55743"/></figure>



<figure class="wp-block-image size-large"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/06/Rondine6-dimensioni-medie.jpeg" alt="" class="wp-image-55742"/></figure>



<figure class="wp-block-image size-large"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/06/Rondine5-dimensioni-medie.jpeg" alt="" class="wp-image-55741"/></figure>



<figure class="wp-block-image size-large"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/06/Rondine3-dimensioni-medie.jpeg" alt="" class="wp-image-55747"/></figure>



<figure class="wp-block-image size-large"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/06/Rondine4-dimensioni-medie.jpeg" alt="" class="wp-image-55740"/></figure>
</figure>



<a href="https://www.sgi-italia.org/in-primo-piano/mattarella-a-cittadella-della-pace-la-soka-gakkai-italiana-in-sostegno-di-rondine/">https://www.sgi-italia.org/in-primo-piano/mattarella-a-cittadella-della-pace-la-soka-gakkai-italiana-in-sostegno-di-rondine/</a>

<h4 class="wp-block-heading has-primary-color has-text-color has-link-color">Festival dell’amicizia “Buddisti versus babbani” – Piemonte est, settore Tortona</h4>



I Giovani del settore Tortona hanno deciso di rilanciare l’attività del territorio con iniziative nuove, piene di gioia e apertura. Grazie al sostegno della giovane Sindaca di Volpedo che ha messo a disposizione gratuitamente il campo comunale, i giovani hanno potuto dare vita a un pomeriggio di giochi e merenda aperto a tutti/e. Per passare dall’idea alla sua realizzazione, sono servite settimane di preparazione per ideare i giochi, organizzare i regalini, il buffet, il tutto sostenuto con un forte Daimoku. Tante le persone che hanno partecipato: 39 di cui 15 ospiti (scherzosamente definiti “babbani” prendendo il prestito il gergo della saga di Harry Potter) tra amici e parenti dei membri buddisti che hanno avuto modo di assaporare l’autentico spirito Soka, fatto di sorrisi e chiacchiere cuore a cuore.



<hr class="wp-block-separator has-alpha-channel-opacity"/>



<h4 class="wp-block-heading has-primary-color has-text-color has-link-color">“Olimpiadi del Futuro” – Lombardia</h4>



<figure class="wp-block-image aligncenter size-full is-resized"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/06/fut6.jpg" alt="" class="wp-image-55665" style="width:502px;height:auto"/></figure>



I responsabili Futuro della Lombardia nord, sud ed est, in vista del corso estivo nazionale Futuro che si terrà a luglio a Firenze, hanno deciso di organizzare a Milano un Festival sportivo dal titolo “Olimpiadi del Futuro”. L’evento si è svolto sabato 31 maggio. Basandosi sulla lettura de La Nuova rivoluzione umana gli organizzatori e organizzatrici hanno concentrato i loro sforzi nell’incontrare il maggior numero di Futuro possibile, in ogni parte della Lombardia, dai confini del sud fino a Sondrio, dal Lago di Verbania alle province di Brescia e Bergamo. Dialogando con ognuno/a per organizzare un evento in cui gli adolescenti si sentissero protagonisti.  Perciò a fine mese si sono incontrati più di 20 ragazzi Futuro provenienti da tutta la Lombardia, alcuni dei quali prenderanno parte al Corso nazionale Futuro a luglio.  L’incontro si è basato sullo spirito Soka e sul desiderio di creare legami: si è giocato insieme a pallavolo, calcio, racchettoni, frisbee, badminton e a carte. Tutti i giovanissimi partecipanti si sono divertiti tanto, hanno fatto amicizia e condiviso un pomeriggio gioioso e rilassato all’aria aperta. E nelle pause tra le partite ci si è rifocillati con una ricca merenda. La determinazione dei responsabili Futuro è di continuare a imprimere slancio alla crescita dei successori, coltivando profondi legami con i membri del gruppo Futuro e i loro amici e amiche. Il desiderio è anche che ogni membro Giovane coinvolto in questa attività sperimenti la gioia di prendersi cura del gruppo Futuro.



<figure class="wp-block-gallery has-nested-images columns-default is-cropped">
<figure class="wp-block-image size-large"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/06/fut1.jpg" alt="" class="wp-image-55660"/></figure>



<figure class="wp-block-image size-large"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/06/fut2.jpg" alt="" class="wp-image-55661"/></figure>



<figure class="wp-block-image size-large"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/06/fut3.jpg" alt="" class="wp-image-55662"/></figure>



<figure class="wp-block-image size-large"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/06/fut4.jpg" alt="" class="wp-image-55663"/></figure>



<figure class="wp-block-image size-large"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/06/fut5.jpg" alt="" class="wp-image-55664"/></figure>



<figure class="wp-block-image size-large"><img src="https://wp-nr.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/uploads/2025/06/fut7.jpg" alt="" class="wp-image-55666"/></figure>
</figure>

«A volte uno si sente incompleto ed è soltanto giovane», questa la dichiarazione di un famoso scrittore italiano, Italo Calvino. Una frase che mi ha accompagnata negli anni più difficili della crescita, dove il sentimento di incompletezza era sempre all’agguato. Cosa significa essere completi? Avere personalità? Come si manifesta la propria individualità, il proprio carattere? Sono tutte domande che è normale porsi nella vita, soprattutto in un periodo della crescita in cui ci si chiede chi vogliamo essere, chi siamo e dove desideriamo andare. Nella costruzione della propria identità diventa importante il confronto con le altre persone, ma questo confronto rischia di non essere sempre positivo, a volte porta a sminuirci e a svalorizzarci.



Personalmente ricordo molto bene di essere stata una persona profondamente invidiosa. Vedevo una ragazza che secondo me era più forte, più “cool” di me e la seguivo, la copiavo, in tutto e per tutto. Mi resi conto solo tempo dopo che questo continuo “guardare fuori di me” mi stava facendo dimenticare del vero tesoro che c’è nel mio cuore: la mia unicità. Fu solo quando iniziai a praticare il Buddismo che piano piano questo atteggiamento iniziò a cambiare, soprattutto attraverso gli incoraggiamenti del maestro Ikeda. Nel libro “Personalità e carattere” scrive:



<blockquote class="wp-block-quote">
«La nostra individualità è ciò che forma le basi del nostro carattere. In virtù della nostra individualità abbiamo una strada di vita e una missione che sono solo nostre. L’individualità è qualcosa di speciale che appartiene soltanto a noi, nessun altro la possiede. È una parte del nostro vero essere, qualcosa che manifestiamo naturalmente, senza pensarci. Il fatto che siamo nati in questo mondo significa che ognuno di noi ha una missione unica da compiere. Se non la avessimo, non saremmo nati. L’universo non fa mai nulla di inutile. Ogni cosa ha un significato. Persino le piante che noi consideriamo “erbacce” hanno un ruolo e una funzione da svolgere. Ogni cosa vivente ha la sua identità, il suo ruolo e il suo scopo peculiari: il ciliegio come ciliegio, il susino come susino, il pesco come pesco, il pruno selvatico come pruno selvatico» (Daisaku Ikeda, Personalità e carattere, Esperia, pag. 18)
</blockquote>



Scoprire che andiamo bene così come siamo, che siamo unici e uniche e che in virtù di questo possiamo realizzare delle grandi cose, è il punto di partenza per spalancare le porte del proprio unico potenziale, della propria unica missione. Leggere questi incoraggiamenti del maestro Ikeda ci permette di sentirci più forti e in grado di affrontare qualunque difficoltà, e di portare avanti la rivoluzione umana percependo il nostro valore. Per fare questo è necessario determinare costantemente nella pratica buddista e nella fede. In quanto esseri umani è normale essere spesso sviati dall’ambiente esterno, dai giudizi altrui, in particolar modo in un periodo della crescita in cui non abbiamo ancora manifestato pienamente la nostra personalità. A tal proposito, Sensei scrive:



<blockquote class="wp-block-quote">
«La vera individualità non fiorisce mai pienamente senza un duro lavoro. Perciò commettete un grande errore se pensate che ciò che siete ora rappresenta tutto ciò che siete capaci di essere. Di conseguenza è del tutto naturale, particolarmente prima dei vent’anni, non avere una chiara idea di chi siete realmente» (Ibidem, pag. 19)
</blockquote>



Non c’è fretta, si può però partire da dove siamo adesso, dalle proprie sofferenze e insicurezze, decidendo di lucidare davanti al Gohonzon la nostra unicità. Questo lo possiamo decidere di istante in istante, anche quando ci sono giorni così pesanti e uggiosi che rendono difficile credere di possedere realmente questa unicità di cui parlano Sensei e Nichiren Daishonin. In questo processo di ripartire sempre dal momento presente vi è la chiave per diventare persone forti.



<h5 class="wp-block-heading has-primary-color has-text-color has-link-color">Ma cosa significa essere forti?</h5>



Può capitare di pensare che una persona forte sia una persona che non si interessa degli altri, delle questioni del mondo, talmente tanto sicura di sé da non farsi influenzare da nulla. Ma questa non è forza, o almeno non è così che la intende il Buddismo. Il presidente Ikeda incoraggia spesso a diventare forti, a costruire una vita che sia salda e inamovibile come il monte Fuji, ma quando fa questo esempio fa riferimento alla “convinzione” (NR, 497). Essere forti, quindi, non ha niente a che fare con l’apparenza, ma ha molto a che fare con la fede, con l’insieme di convinzioni e ideali che sono alla base della nostra vita. Una persona con un’irremovibile convinzione è forte ed è in grado di manifestare speranza anche nelle circostanze più difficili. Sensei afferma:



<blockquote class="wp-block-quote">
«Diventate forti, le persone forti sono persone felici. Coloro che nelle situazioni dolorose stringono i denti e si sforzano al massimo possono conquistare anche il più raro e irraggiungibile dei tesori. Come vivete la vostra vita dipende interamente da voi. Se lasciate che vi controlli, l'ambiente diventerà l'attore principale della vostra vita. Ma non è bello vivere così: siete voi gli attori principali, i protagonisti che determinano il corso della propria esistenza» (BS, 181)
</blockquote>



La forza, quindi, non ha a che fare con l’egoismo o con l’arroganza, ma con la consapevolezza che nel nostro cuore c’è il potere di influenzare l’ambiente, di essere felici qui, proprio ora, partendo dalle circostanze nelle quali ci troviamo in questo istante. Essere forti, quindi, significa decidere di rafforzare la propria fede giorno dopo giorno.



<h5 class="wp-block-heading has-primary-color has-text-color has-link-color">Il nostro punto di origine</h5>



Nella società iperconnessa nella quale siamo immersi/e è sempre più facile perdere di vista se stessi, la propria individualità. Viviamo in un costante confronto con persone anche estremamente distanti da noi. Per questo è così importante costruire una solida identità. Nell’ambito della Soka Gakkai è proprio il legame con il maestro, nostro punto di origine, che ci permette di rimanere ancorati ai nostri valori, ideali, senza perdere di vista la nostra unicità. Avere un maestro nella vita è una fortuna inestimabile ma dovremmo sempre ricordare che non è un legame di dipendenza, piuttosto un legame di crescita, che ci permette di sbocciare nel nostro unico modo, sapendo che non siamo e non saremo mai soli/e nelle sfide della vita. Il legame maestro e discepolo si basa sul profondo desiderio condiviso di portare avanti la propria rivoluzione umana, contribuendo alla realizzazione di una società in cui ogni persona possa essere profondamente felice e condurre una vita realizzata. Più ci sforzeremo, quindi, di condurre una vita di questo tipo già dalla giovinezza, più non vi sono dubbi che la nostra personalità sboccerà in tutta la sua essenza, contribuendo a diffondere messaggi di speranza a tutte le amiche e gli amici che ci circondano.



<blockquote class="wp-block-quote">
«Coloro che portano sempre nel cuore il loro maestro nel mezzo delle battaglie della vita sono forti. […] Non c’è un’unità più solida di quella che esiste nel legame spirituale fra maestro e discepolo. Inoltre, è il potere dell’unità che cambia la storia» (NRU, 12, 105)
</blockquote>



<blockquote class="wp-block-quote">
«Sono sempre con voi, e veglio su di voi affinché possiate aprire la vostra strada per essere più forti e consolidare le vostre fondamenta rendendole come l’acciaio. Se vi limitate ad aspettare il maestro non sarete in grado di sviluppare la vostra forza. Prendete l’iniziativa: sprigionate una potenza milioni di volte superiore.



Ora è il momento di costruire. C’è la luna piena questa sera che veglia sulle giovani guide di kosen-rufu. Voi, che avete una fede profonda, siete come la luna piena che sale alta nel cielo e illumina tutti gli esseri umani. Voi realizzerete ogni desiderio e non avrete alcun rimpianto» Daisaku Ikeda (Protagonisti della nuova era, pag. 147)
</blockquote>

Tsunesaburo Makiguchi (1871-1940), presidente fondatore della Soka Gakkai, ha sviluppato il sistema pedagogico basato sulla "creazione di valore" che pone al centro la felicità dei bambini e delle bambine.



Nacque nel villaggio di Arahama, nell'attuale prefettura di Niigata, un piccolo porto sulla costa occidentale del Giappone. Trascorse gran parte della sua giovinezza a Otaru, una città dell'isola settentrionale del Giappone, Hokkaido. All'epoca, Otaru stava subendo una rapida trasformazione in una città modello nel processo di modernizzazione e industrializzazione del Giappone. Mentre lavorava come fattorino, Makiguchi leggeva e studiava molto e alla fine ottenne l'ammissione in una struttura per la formazione degli insegnanti nella capitale dell'Hokkaido, Sapporo. Dopo aver conseguito la qualifica di maestro elementare, Makiguchi insegnò per alcuni anni a Sapporo e fu anche membro attivo delle associazioni locali di insegnanti, ma nel 1901 lasciò l'Hokkaido per Tokyo. Nel 1903, all'età di 32 anni, pubblicò l'opera La geografia della vita umana.



Tra il 1913 e il 1932, in qualità di direttore di una serie di scuole elementari, tra cui alcune nelle zone più povere di Tokyo, Makiguchi affinò le sue teorie educative in forma pratica. Come educatore, Makiguchi si dedicò alla felicità dei bambini e lavorò assiduamente per garantire che i bambini economicamente svantaggiati avessero pari opportunità. Il suo approccio lo portò più volte a scontrarsi con i politici locali e gli interessi acquisiti, e fu spesso oggetto di tentativi di estromissione. Tuttavia, le scuole di cui fu preside, in particolare la scuola elementare di Shirokane, divennero famose per l'alta qualità dell'esperienza educativa che offrivano.



Intorno ai sessant'anni Makiguchi raggiunse diversi punti di svolta fondamentali. Nel 1928 abbracciò il Buddismo di Nichiren; nel 1930 pubblicò il primo volume de Il sistema educativo per la creazione di valore e nel 1932 terminò la sua lunga carriera di insegnante.



Nel Buddismo di Nichiren e negli insegnamenti del Sutra del Loto, Makiguchi trovò una profonda risonanza con le idee che aveva sviluppato per tutta la vita e che costituiscono la base del sistema pedagogico per la creazione di valore. Preparati per la pubblicazione dal suo discepolo, Josei Toda, i quattro volumi pubblicati de Il sistema educativo per la creazione di valore sono stati compilati a partire dai tanti appunti che Makiguchi aveva conservato nel corso della sua carriera. L'opera illustra le idee di Makiguchi sul concetto di "valore" e su come l'educazione debba servire a migliorare la capacità degli studenti di creare valore ed essere felici a partire dalle sfide e dalle opportunità che la vita presenta.



Il primo volume fu pubblicato il 18 novembre 1930, giorno che oggi è considerato come la data di fondazione della Soka Gakkai (inizialmente chiamata Soka Kyoiku Gakkai). Makiguchi si dedicò alle attività della Soka Gakkai e, sempre di più, alla propagazione del Buddismo, viaggiando in tutto il Giappone per tenere riunioni e incoraggiare i membri.



In seguito al disastroso coinvolgimento del Giappone nella Seconda guerra mondiale, le autorità militariste strinsero la presa su tutti gli aspetti della vita per promuovere lo sforzo bellico, cercando sempre più di imporre le pratiche shintoiste, incentrate sulla presunta divinità dell'imperatore. Le attività religiose di Makiguchi attirarono presto l'attenzione delle autorità e i tentativi di sopprimere il movimento della Soka Gakkai si fecero sempre più forti. Alla fine, fecero pressioni su Makiguchi affinché accettasse e imponesse ai membri della Soka Gakkai un talismano religioso che dimostrasse l'adesione al culto della divinità imperiale. Quando si rifiutò, lui, Josei Toda e gli alti responsabili della Soka Gakkai furono arrestati dalla polizia speciale giapponese e confinati in prigione. Era il luglio 1943.



Già settantenne, Makiguchi fu sottoposto a duri interrogatori e a estreme privazioni, mentre le autorità cercavano di costringerlo a rinnegare le sue convinzioni. Sebbene la maggior parte dei membri imprigionati della Soka Gakkai avesse effettivamente ritrattato, né Makiguchi né Toda cedettero. Makiguchi morì in prigione nel novembre 1944. Il suo discepolo, Josei Toda, fu rilasciato dal carcere nel luglio 1945, poche settimane prima della fine della guerra. Toda ricostruì l'organizzazione che lui e Makiguchi avevano fondato. E grazie all'impegno congiunto di Josei Toda e Daisaku Ikeda oggi la Soka Gakkai si è sviluppata in tutto il mondo.



Daisaku Ikeda ha creato una rete di scuole Soka, dall'infanzia al livello universitario e post-universitario in Giappone e nel mondo mettendo in pratica le teorie educative di Makiguchi che stanno ispirando un crescente numero di ricerche e progetti in tutto il mondo.



«Ho diffuso in tutto il mondo la filosofia Soka di educazione e pace, insieme ai nomi dei nostri primi due presidenti, Tsunesaburo&nbsp;Makiguchi e Josei Toda. Ho aperto un cammino di educazione umanistica che oggi viene ammirato in Giappone e nel mondo intero, e ho fondato numerose istituzioni educative Soka. Non solo, ho costruito una grande alleanza di pace e umanesimo, con il potente suono della Legge mistica che ora risuona in centonovantadue paesi e territori» (<a href="https://ilnuovorinascimento.org/a/per-la-soka-gakkai-ogni-giorno-e-il-giorno-della-fondazione">Daisaku Ikeda, NR, 899</a>).

In questo mese celebriamo il Giorno di maestro e discepolo per l’Europa in ricordo della visita del presidente della SGI Daisaku Ikeda nel 1981, quando propose che il 6 giugno, data di nascita del primo presidente Tsunesaburo Makiguchi, venisse celebrato come “Giorno d’Europa”. Ne La nuova rivoluzione umana si legge che il presidente Ikeda suggerì di fare di questa data «una ricorrenza annuale verso cui puntare avanzando insieme anno dopo anno, in modo da rinnovare ogni volta la nostra determinazione» (NRU, 30, 391). Questo suggerimento è importante perché mostra il significato delle date speciali che noi membri della SGI celebriamo nel corso dell’anno: c’è una ragione nella storia di kosen-rufu per commemorarle, e allo stesso tempo ci stimolano a compiere insieme un passo avanti verso i nostri obiettivi comuni. Nello stesso brano de La nuova rivoluzione umana leggiamo che il presidente Makiguchi «aveva auspicato che la strada per la pace passasse dal superamento della competizione militare, politica ed economica, per dirigersi verso quella che lui aveva definito “competizione umanistica”. Shin’ichi determinò nuovamente in cuor suo di realizzare questo desiderio, a partire dall’Europa: “Ora più che mai, per realizzare la pace nel mondo, dobbiamo creare la tendenza tra le nazioni a misurarsi in questa competizione umanistica!”» (Ibidem). Leggendo queste parole possiamo comprendere la visione che il presidente Ikeda ha dell’Europa come luogo in grado di creare una tendenza globale che cambierà per prima cosa il karma del nostro continente e, di conseguenza, la direzione del mondo intero. La civiltà umana si è finora sviluppata facendo affidamento su elementi militari, politici ed economici che non sono riusciti a stabilire una pace duratura. Qui invece siamo incoraggiati a scoprire e a sviluppare una coesistenza pacifica e creativa basata sullo sviluppo delle migliori qualità degli individui. Nella sua opera Jinsei chirigaku (La geografia della vita umana), Tsunesaburo Makiguchi incoraggiò tutti gli esseri umani a vivere come cittadini del mondo, condividendo la consapevolezza che il mondo è la nostra casa, il palcoscenico su cui agire. Come si evince dal titolo, il libro esplora i legami tra l’umanità (la vita umana) e il mondo (la geografia). Il presidente Makiguchi prefigurò un’epoca in cui il fattore determinante nelle vicende mondiali sarebbe stato il potere dell’umanesimo, piuttosto che la lotta per la supremazia militare, politica o economica. Basandosi sul Buddismo di Nichiren Daishonin, Makiguchi riteneva che trovare i mezzi per rafforzare il nostro carattere e la nostra umanità - in grado di prevalere sulla potenza militare, sul potere politico e sulla crescita economica - sarebbe stata la via della speranza per l’umanità. A questo proposito il presidente Ikeda afferma:



<blockquote class="wp-block-quote">
«L’umanesimo è l’unica via che la specie umana può perseguire. Impegniamoci a inaugurare una brillante epoca di umanità grazie al nostro impegno nella promozione della pace, della cultura e dell’educazione basati sui princìpi del Buddismo di Nichiren» (BS, 199)
</blockquote>



Come possiamo quindi avanzare tutti insieme, uniti al cuore del nostro maestro? Questa riflessione si può esaminare da vari punti di vista e qui ne suggeriamo alcuni. In tutta Europa, con i nostri giovani in prima linea, stiamo definendo insieme come portare avanti l’attività di “One step for peace (Un passo avanti per la pace)” in modo da poter considerare le nostre consuete attività buddiste come elementi fondamentali che faranno la differenza. Impegnandoci sempre più nei dialoghi, negli incoraggiamenti e nella preghiera, i nostri zadankai diventeranno oasi ancora più grandi di speranza e positività, dove il messaggio del Buddismo di Nichiren - che trasmette forza, coraggio e ispirazione - potrà essere abbracciato da un numero sempre maggiore di persone in tutto il continente. Un fattore importante che contribuisce a creare la «tendenza tra le nazioni a misurarsi in una competizione umanistica» è il Daimoku europeo mensile, grazie al quale abbiamo l’opportunità di recitare nello stesso momento insieme ai nostri compagni e compagne di fede di tutta Europa con l’obiettivo di trasformare il karma del nostro continente. Ogni Daimoku recitato per la pace è una forza davvero potente, che si moltiplica quando recitiamo insieme con un’“unica mente”. L’anniversario del 6 giugno è un’altra grande opportunità per confermare che queste date sono appuntamenti fissi a cui non mancheremo mai. Siamo quasi a metà del 2025, “Anno in cui volare ancora più in alto per una Soka Gakkai giovane in tutto il mondo”. Questo mese di giugno rappresenta quindi un’importante occasione per rivedere le determinazioni stabilite a gennaio, fare il punto su ciò che abbiamo realizzato finora e riflettere su cos’altro possiamo fare per riuscire a vincere quest’anno. Quanto è forte la nostra determinazione di rispondere al nostro eterno maestro e realizzare la visione di pace che ci ha affidato? Come ci sentiamo riguardo alle nostre determinazioni? Alcuni potrebbero pensare di aver stabilito obiettivi troppo grandi, mentre altri potrebbero rendersi conto di potersi dare obiettivi anche più grandi di quelli stabiliti all’inizio dell’anno. Qualunque sia la nostra situazione, questo è il momento di considerare ciò che dovremo fare per ottenere una vittoria entro la fine dell'anno. Nel quinto volume de La nuova rivoluzione umana si legge:



<blockquote class="wp-block-quote">
«Il Buddismo è una lotta per essere vincitori. Anche la vita è una lotta e pure gli sforzi che facciamo per raggiungere kosen-rufu lo sono. La felicità è il premio per questa lotta. La pace mondiale non è altro che il trionfo dell’umanesimo. La vittoria inizia sconfiggendo le proprie debolezze. La vittoria si realizza nella vita di una persona il cui sforzo è determinato e sincero» (NRU, 5, 123)
</blockquote>



Ciò richiede un’introspezione sincera, che ci permetta anzitutto di riconoscere le nostre debolezze e poi decidere di attingere alla nostra forza vitale e al potenziale dentro di noi, facendo nostro lo spirito di Nichiren Daishonin e di Ikeda Sensei. In questo modo riusciamo a sfidare e superare le nostre debolezze. Il messaggio positivo del Buddismo è che, grazie al nostro voto condiviso, abbiamo a disposizione un potenziale illimitato nel profondo della nostra vita, intrinsecamente più potente di qualsiasi tendenza negativa o debolezza. Una volta che stimoliamo e attiviamo la nostra natura di Budda e superiamo la nostra debolezza personale, la vittoria sarà sicuramente di fronte a noi. Questo è un modo per avanzare insieme in linea con il tema di quest’anno. In una prospettiva a lungo termine, il 2025 cade anche a metà del decennio che si conclude con il centenario della fondazione della Soka Gakkai, nel 2030, un periodo che il presidente Ikeda ha definito fondamentale per invertire la rotta dell’umanità. Quindi, mentre ci impegniamo al massimo per vincere quest’anno, è anche utile riflettere su ciò che vogliamo vedere realizzato nella nostra vita personale, nel nostro gruppo o settore, e nel mondo in generale, entro la fine del decennio. E in una prospettiva ancora più ampia, il 2025 segna anche la metà del periodo delle “Sette Campane”, dal 2001 al 2050, sette periodi di sette anni che delineano la visione del presidente Ikeda per l’affermazione del Buddismo di Nichiren come filosofia guida dell’epoca, contribuendo alla nascita di un’epoca di competizione umanitaria e cittadinanza globale. Ancora una volta, questo ci incoraggia ad ampliare la nostra visione del futuro e a riflettere sul contributo che possiamo dare per far sì che tutto questo si concretizzi. Nel 2001, per descrivere questo periodo il presidente Ikeda affermò: «Diamo ora inizio a una nuova serie di Sette Campane, con lo sguardo rivolto al 2050. Sarà per noi un momento per espandere ulteriormente la nostra rete di cittadini globali e costruire delle fondamenta incrollabili per la pace in Asia e nel mondo intero. Quando ognuno di noi si risveglierà profondamente alla propria missione, le campane della pace risuoneranno. Quando portiamo avanti con tenacia la nostra sincera lotta spirituale, le campane che proclamano la vittoria della giustizia risuoneranno in lungo e in largo». Qual è la missione a cui ci risveglieremo? La missione che tutti e tutte noi possiamo condividere, se lo scegliamo, è quella dei Bodhisattva della Terra, i bodhisattva-Budda descritti nel Sutra del Loto che formulano il voto, insieme al loro maestro, di diffondere la Legge del Sutra del Loto in un’epoca di conflitti. Avendo compreso cosa significhi avere questa missione, possiamo dedicarci a realizzarla e sperimentare la gioia di avere questa identità. E possiamo riflettere su cosa significhi a livello personale, nel luogo e nelle circostanze in cui viviamo, e su ciò che ognuno di noi farà come Bodhisattva della Terra per fare la differenza. Condividere la visione del presidente Ikeda di questo periodo, fino al 2050, significa che ciascuno e ciascuna di noi rifletterà su cosa significhi essere cittadini globali e su come possiamo espandere la nostra rete in modo tale che diventi un fondamento incrollabile per la pace con i tre presidenti fondatori della Soka Gakkai come nostri maestri eterni che ci hanno offerto un chiaro esempio di cosa significhi vivere in questo modo, e con l’unità di “diversi corpi, stessa mente” basata sul cuore di Ikeda Sensei nelle nostre rispettive organizzazioni - che valorizzano e fanno crescere i nostri compagni di fede, ciascuno e ciascuna impegnati a compiere “un passo avanti per la pace” al meglio delle proprie capacità in qualunque modo possibile - possiamo sicuramente realizzare le nostre vittorie personali e collettive, e avanzare ancora insieme.

Di seguito lo script della seconda puntata di iNRassegna, un podcast di Il Nuovo Rinascimento



Care amiche e cari amici, vi diamo il benvenuto alla seconda puntata di iNRassegna, il nuovo podcast settimanale della redazione di Il Nuovo Rinascimento. iNRassegna nasce per offrirvi un modo semplice per restare in contatto con i contenuti della rivista. Ogni puntata vi proporremo una carrellata dei principali articoli pubblicati durante la settimana, oltre a&nbsp; consigli pratici per esplorare il sito e novità audio. Un appuntamento veloce, ma ricco di spunti – da ascoltare ogni venerdì, ovunque vi troviate. "iNRassegna, tutto ciò che serve per restare sempre in contatto con Il Nuovo Rinascimento.”



——————————



Frankie: Oggi è Venerdì 6 giugno&nbsp;&nbsp;io sono Frankie e partiamo subito con la rassegna degli articoli pubblicati sul sito ilnuovorinascimento.org. Anche oggi con me direttamente dalla redazione c’è Lucrezia.



Lucrezia: Ciao a tutte e tutti. Un benvenuto anche da parte mia a questa seconda puntata di iNRassegna! – Ogni primo del mese su Il Nuovo Rinascimento viene pubblicato l’editoriale del presidente della Soka Gakkai, Minoru Harada, questa volta dal titolo “Facciamo emergere uno spirito invincibile!”, nel quale parla della forza e solidità della Soka Gakkai, le cui fondamenta sono le azioni di cura e dialogo portate avanti da ogni membro. Oltre all’editoriale del presidente Harada, ogni primo del mese è pubblicato anche un editoriale a cura dei responsabili nazionali. Per il mese di giugno è stato realizzato da Rosanna Sorelli e Alice Ferrario, che sono rispettivamente responsabili nazionali del gruppo donne e giovani donne. In questo editoriale sottolineano la fiducia che i tre presidenti della Soka Gakkai e Nichiren Daishonin hanno sempre riposto nella forza delle donne di portare avanti sfide difficili e raggiungere mete apparentemente irraggiungibili, pregando e agendo insieme per la pace e la felicità di ogni persona.&nbsp;



Ma i materiali pubblicati il primo del mese non sono finiti qui! Infatti, potete trovare anche tutti gli articoli per la preparazione alle riunioni del gruppo studenti, giovani, donne, uomini e zadankai! Vi ricordo che potete trovare questi articoli cliccando sulla sezione “materiali per attività” presente in alto nella home page oppure cercando direttamente nel menù principale.



Frankie: Se desiderate ascoltare gli ultimi editoriali scritti da Daisaku Ikeda, vi segnalo una playlist disponibile nella sezione “Audio e podcast” che trovate sulla homepage del nostro sito o nel menù principale. Un’opportunità preziosa per riscoprire, anche in audio, gli incoraggiamenti e le riflessioni del nostro maestro.



Sul nostro sito trovate poi un nuovo articolo con gli ultimi aggiornamenti sui progetti portati avanti con ii fondi dell’8x1000 all’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. Dal 2020 a oggi, grazie alla scelta di moltissime persone, sono stati finanziati ben 117 progetti in più di 200 città italiane ed estere.&nbsp; Sono iniziative concrete suddivise in quattro principali aree di intervento: ambiente, diritti umani, educazione e cultura. Nell'ambito dell'ambiente, ad esempio, il progetto "Ancora natura per il Col di Lana" si dedica a ripristinare la foresta distrutta dalla tempesta Vaia nel 2018. Sul fronte dei diritti umani progetti come "Community Matching", favoriscono l’inclusione sociale di rifugiati e comunità locali, costruendo ponti di solidarietà e integrazione. Nell’ambito educativo, troviamo progetti come il sostegno al dottorato in Studi per la pace presso l’Università Sapienza di Roma e il programma "Youth for Love", mirato a prevenire la violenza di genere tra i giovani nelle scuole. Mentre nella cultura spicca -e in molti la conoscete- "Senzatomica", un'iniziativa educativa che sensibilizza sull’importanza di una cultura di pace, puntando a un futuro libero da armi nucleari. Trovate tutti gli articoli dedicati all’8x1000 scorrendo in basso nella homepage del sito E per scoprire tutti i numerosi progetti, gli aggiornamenti e molto altro, vi invito a visitare il sito ufficiale ottopermille.sokagakkai.it



Lucrezia: Il 4 giugno è stata la Giornata mondiale dell’Ikeda Kayo kai, un gruppo delle giovani donne fondato dal presidente Ikeda il 16 marzo 2008. Il 4 giugno 2009 sensei ikeda dedicò a queste giovani donne 5 linee guida eterne&nbsp; affinché ognuna di loro potesse diventare felice e vincere in ogni aspetto della vita. Condivido con voi solo un breve estratto dell’articolo al cui interno potete trovare diversi passi di brani tratti da alcuni discorsi del presidente Ikeda rivolti alle giovani donne, tutti contenuti nel libro “Il voto dell’ikeda kayo-kai”.



«Ognuna di voi è il tesoro più prezioso. La felicità non esiste al di fuori di voi. Non c’è niente di più meraviglioso di ciò che siete. Questo insegna il Buddismo. Una filosofia autentica e ricca di significato ci permette di far risplendere il tesoro più prezioso, che è la nostra vita»



Proprio ieri inoltre è stata pubblicata l’esperienza di Silvio, un giovane uomo che racconta del suo incontro con il buddismo quando era molto giovane, aveva infatti 17 anni. Grazie al suo impegno negli studi e nell’attività della Soka Gakkai, Silvio sta realizzando la carriera dei suoi sogni a sostegno di tante persone e sta costruendo una vita felice sotto ogni punto di vista.



Frankie In questi giorni ricorre un anniversario molto importante: il 6 giugno 2018, esattamente sette anni fa, veniva presentato a Roma l'"Appello alla resilienza e alla speranza" scritto congiuntamente dal premio Nobel per la Pace Adolfo Pérez Esquivel e dal maestro Daisaku Ikeda. Un appello rivolto a tutti i giovani del mondo che inizia con queste parole: "Ci rivolgiamo ai giovani del mondo affinché si uniscano per affrontare le importanti sfide dell'umanità e divengano costruttori della propria vita e della storia del nuovo millennio".



Da quel momento è nato un movimento giovanile chiamato "Generazione speranza e resilienza" con l'obiettivo di creare un'alleanza dei giovani per la costruzione di una società inclusiva e sostenibile. Potete leggere l’intero articolo nella sezione “Dal nostro archivio” scorrendo nella homepage del sito.



E parlando di sostenibilità e ambiente, non possiamo non menzionare un progetto straordinario che la nostra organizzazione porta avanti con grande impegno: "Cambio io, cambia il mondo". Si tratta di una campagna sulla crisi climatica promossa dall'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, sostenuta anch’essa dai fondi dell'8×1000, che ha come motto "Pensare globalmente, cambiare interiormente, agire localmente”. Il cuore di questo progetto è la mostra itinerante "L'eredità della vita. Il clima è una scelta: salviamo il futuro" che sta attraversando l'Italia portando consapevolezza sulla crisi climatica. Proprio recentemente la mostra ha fatto tappa in Umbria - a Terni, Todi e Perugia - coinvolgendo oltre 1500 visitatori, di cui più di 600 giovani e studenti.



Lucrezia: Proprio oggi è stato pubblicato un editoriale dedicato al Gruppo futuro, ogni mese a cura di un responsabile o una responsabile nazionale Futuro. Questo mese è stato scritto da me, Lucrezia Petrucci e il tema affrontato è quello della relazione con se stessi e con il maestro Ikeda. Spesso ci si chiede cosa significhi avere personalità, essere persone forti e come poter costruire delle fondamenta solide come l’acciaio... all’interno di questo editoriale potete trovare molti spunti di riflessione sul tema ma anche tantissimi incoraggiamenti del maestro Ikeda! Ricordo, tra l’altro, che dal 18 al 20 luglio si terrà a Firenze il 10° corso nazionale del gruppo futuro! Per questo motivo dalla prossima settimana i materiali per prepararsi al corso saranno tutti pubblicati sul nuovo rinascimento!



In conclusione vorrei solo aggiungere che ieri è stato pubblicato un incoraggiamento del maestro Ikeda tratto dalla serie “Lo splendore delle quattro stagioni: il cuore del maestro Ikeda”&nbsp; di cui vi leggo una brevissima parte:&nbsp;



La vita non va vissuta in modo passivo. È fondamentale “tuffarsi” fra gli esseri umani e nella società, interagendo con molte persone per costruire e ampliare la rete di fiducia. In questo modo, vincendo nella società e nella vita, potremo accumulare, uno dopo l’altro, con serietà e sincerità, tutti gli elementi essenziali della felicità.



Frankie: Per non perdere nessuna novità vi invito a iscrivervi alla nostra newsletter: è semplicissimo, basta cliccare sul pulsante in alto a destra che trovate sulla homepage del sito. Inserite la vostra mail e confermate l’iscrizione.



📩 E se avete suggerimenti, domande o desiderate condividere la vostra esperienza, non esitate a scriverci! Potete contattarci all’indirizzo nuovo.rinascimento@sgi-italia.org



Si conclude così la nostra seconda puntata di iNRassegna. Grazie per averci seguito. Grazie Lucrezia.



Lucrezia: Ciao a tutte e tutti e non vediamo l’ora di sentirci la prossima settimana con una nuova puntata di iNRassegna!



Frankie: Ogni giorno su ilnuovorinascimento.org trovate nuovi articoli, approfondimenti ed esperienze. Seguiteci anche sui nostri canali social per non perdere neanche una novità, e...



Ci sentiamo qui, venerdì prossimo, per una nuova puntata di iNRassegna.

La vita non va vissuta in modo passivo. È fondamentale “tuffarsi” fra gli esseri umani e nella società, interagendo con molte persone per costruire e ampliare la rete di fiducia. In questo modo, vincendo nella società e nella vita, potremo accumulare, uno dopo l’altro, con serietà e sincerità, tutti gli elementi essenziali della felicità.



***



In una battaglia devi prima di tutto decidere: “Vincerò assolutamente”. È fondamentale pregare e agire. La vittoria si realizza quando tutti vanno avanti con gioia e allegria.



***



Essere veramente coraggiosi significa restare fedeli alle proprie convinzioni, fino in fondo. La forma suprema di convinzione è la fede. La fede è stare dalla parte di chi soffre e assumere la guida nella lotta contro il male. Fede, compassione e coraggio sono indissolubilmente uniti.



***



La forza che crea il futuro è la volontà indomita e la fresca creatività degli esseri umani. Dal nostro punto di vista, come membri della Gakkai, possiamo affermare che si tratta del grande voto di realizzare kosen-rufu. Miei cari compagni e compagne di fede! Credete nel vostro potenziale e lanciatevi con determinazione in ​​una sfida dopo l’altra! Da un grande voto nascono grandi azioni. Un grande voto vi permette di diventare grandi persone.



***



In una battaglia, la vittoria dipende soprattutto dallo slancio. Non tiratevi mai indietro, non abbiate paura di nulla e affermate a gran voce la giustizia, con risolutezza! Desidero che abbiate la profonda convinzione che tutto ciò che fate per creare la storia di kosen-rufu risplenderà luminoso nella vostra vita personale.



<hr class="wp-block-separator has-alpha-channel-opacity"/>



Gli incoraggiamenti del presidente Ikeda sono tratti rispettivamente dai seguenti testi:



<ol class="wp-block-list">
<li>Discorso di Daisaku Ikeda, pubblicato sul Seikyo Shimbun dell’8 ottobre 2006;</li>



<li>Discorso di Daisaku Ikeda pubblicato sul Seikyo Shimbun del 26 agosto 2006.</li>



<li>Ikeda Daisaku Zenshu, vol. 89;</li>



<li>Ikeda Daisaku Zenshu, vol. 136;</li>



<li>Ikeda Daisaku Zenshu, vol. 95;</li>
</ol>

Ho incontrato il Buddismo a diciassette anni. In quel momento ero uscito da alcune relazioni sentimentali molto sofferte e a casa i rapporti erano complicati; anche per questo, oltre che per la voglia di fare nuove esperienze, ero intenzionato a trasferirmi altrove per l’università. Basandomi sul Daimoku, però, ho sentito che la cosa giusta era iscrivermi a Giurisprudenza nella mia città. Al mio primo anno l’Università di Palermo ha conferito la laurea honoris causa al presidente Ikeda e in quel momento ho deciso di ricevere il Gohonzon per seguire il maestro che avevo scelto. Accogliere il Gohonzon nella casa dei miei genitori ha consentito, col tempo, di trasformare il rapporto con loro e la sofferenza che ne scaturiva. E anche se sono ancora l’unico praticante in famiglia, recentemente mia madre ha partecipato alle celebrazioni per il 18 novembre per mostrare il suo rispetto per il maestro Ikeda in occasione della sua scomparsa.



Dai 20 ai 25 anni sono stato responsabile di gruppo e in quel periodo molte persone hanno ricevuto il Gohonzon, tra cui quattro colleghi universitari a cui avevo parlato del Buddismo. Deciso a laurearmi con il massimo dei voti nel minor tempo ho continuato a non perdere uno zadankai e a portare avanti l’attività di protezione al Centro culturale, riuscendo così a raggiungere il mio obiettivo e poi a conseguire un dottorato di ricerca in diritti umani. In quegli anni ho avuto l’occasione di fare tante esperienze in Francia, Svizzera, Germania e Belgio, sempre sostenuto dai compagni di fede locali, sperimentando così nella mia vita la promessa che avevo formulato insieme ai giovani di tutta Europa a Milano, il 16 marzo 2008: “One Europe with Sensei”. Quando avevo 25 anni ho appreso della morte del mio padre naturale, con cui non avevo mai avuto alcun rapporto, e questa notizia mi sconvolse. Cominciai subito a recitare Daimoku davanti al Gohonzon e decisi di scrivere una lettera a Sensei; lui mi rispose che stava recitando Daimoku per mio padre e in quel momento ho provato una grande gioia per la mia vita, così com’è, per essere nato e per avere avuto due genitori che mi hanno cresciuto con amore e dedizione e per aver incontrato il Gohonzon e un maestro meraviglioso che mi ha insegnato che:



<blockquote class="wp-block-quote">
«Chi&nbsp;ha&nbsp;sofferto&nbsp;di&nbsp;più,&nbsp;chi&nbsp;ha&nbsp;sperimentato&nbsp;la&nbsp;tristezza&nbsp;più&nbsp;grande,&nbsp;ha&nbsp;il&nbsp;diritto&nbsp;di&nbsp;diventare&nbsp;la&nbsp;persona&nbsp;più&nbsp;felice&nbsp;di tutte […] Vivere con questa convinzione e continuare ad andare sempre avanti è lo spirito del Buddismo ed è anche l'essenza della vita» (Amore e Amicizia, Esperia, pag. 70)
</blockquote>



Nel frattempo, pur avendo soddisfatto il mio desiderio di fare tante esperienze in diversi paesi, non avevo ancora chiare prospettive professionali; presi quindi la decisione di dare stabilità alla mia vita e nel 2018 ho vinto un concorso ministeriale, classificandomi primo a livello nazionale; questo mi ha permesso di scegliere come sede la mia città, che è la terra della mia missione; inoltre la stabilità economica raggiunta mi ha consentito di festeggiare questo traguardo partecipando, per il mio 30° compleanno, alla cerimonia di Gongyo presso il Kosen-rufu Daiseido (Palazzo del grande voto di kosen-rufu) a Tokyo.



Per due anni e mezzo ho lavorato come funzionario nelle commissioni per il riconoscimento dello status di rifugiato, durante i quali ho potuto allargare molto le mie prospettive mentre continuavo a studiare per sostenere altri concorsi pubblici e mi impegnavo come responsabile giovani uomini del mio capitolo. Nel 2021 sono diventato consigliere parlamentare all’Assemblea regionale siciliana, il Parlamento più antico del mondo, e oggi svolgo un lavoro che, fino a poco tempo fa, non immaginavo neppure. L’essermi affidato totalmente al Gohonzon col desiderio di costruire basi solide nella terra della mia missione, dare prova concreta agli altri e ripagare il debito di gratitudine al mio maestro, mi ha portato ad ottenere un grande riconoscimento professionale ed economico.



Nel frattempo, pur avendo conseguito dei successi nello studio e nel lavoro, ho continuato a soffrire molto a causa di relazioni sentimentali particolarmente tormentate, che si sono trascinate per anni. Ma anche grazie al sostegno dei compagni di fede con più esperienza, ho continuato a praticare il Buddismo riuscendo ad uscire dall’ultima di queste relazioni che stava davvero esasperando me e l’altra persona. Dopo altri tre anni in cui, in piena pandemia, ho lottato contro la rassegnazione di non potermi realizzarmi da questo punto di vista, sono riuscito finalmente a stare bene da solo. Nel frattempo ho iniziato, inaspettatamente, una nuova relazione con la persona con cui da allora convivo. Anche se per molto tempo non l’ho creduto possibile, oggi sto costruendo una relazione fatta di stima e sostegno reciproco, dove mi sento a mio agio così come sono e che mi stimola a fare la mia rivoluzione umana. Sono grato a Sensei perché qualunque difficoltà abbia incontrato finora, il suo esempio, le sue parole e la promessa che ho fatto come discepolo di vincere fino alla fine, mi ha aiutato ad uscire dalla sofferenza ogni volta che questa ha rischiato di bloccarmi. Con questo spirito voglio continuare a portare avanti l’attività di protezione e la responsabilità di capitolo giovani uomini per ripagare il mio debito di gratitudine nei confronti di Sensei, determinando di rafforzarmi sempre di più davanti alle sfide della vita senza farmi scoraggiare dalla mia paura, riconoscendo il mio valore e decidendo di essere sempre più felice insieme alle persone che mi stanno vicino.